Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Maurizio .M.istri Un giudizio di co1npetitività del leasing immobiliare non può esaurirsi nella considerazione del livello dei tassi di interesse, in quanto hanno grande rilevanza anche altri parametri, tra cui la regolamentazione fiscale della materia, che ad un primo sguardo, nell'ambito europeo, offre un panorama di grandi disparità di trattamento. Sarebbe, dunque, auspicabi]e che aln1eno in campo europeo, e cioè nel quadro comunitario, si giungesse a regolamentare in modo uniforme la fattispecie contrattuale del leasing, in modo da evitare sperequazioni fiscali tra i vari paesi e movimenti di capitali legati ancora a condizioni speculative della finanza. La carenza legislativa in materia è, abbastanza naturalmente, indicata co1ne la causa del disordjne finanziario che impera nel campo del leasing, per cui, parlando dell'Italia, prirna ancora di auspicare un'armonizzazione della legislazione con quelle degli altri paesi europei occorre auspicare l'introduzione, tout-court, di una specifica normativa. Esistono alcune leggi che parlano del leasing, ma in maniera troppo episodica per poterne dedurre un corpus normativo; la riprova di questa assenza legislativa è la esiguità del 1nercato italiano del leasing in generale, e del leasing immobiliare in particolare. Tuttavia dalle esperienze straniere non ci è dato di individuare modelli di applicazioni del leasing immobiliare al settore pubblico, forse anche a causa di precise scelte di politica economica. Invece, nella complessa struttura amministrativa italiana si possono articolare diversi piani di intervento pubblico, le cui finalità non possono esaurirsi nella costn1zione di un certo nùmero di edifici, ma debbono inquadrarsi in una prospettiva programmata della politica economica. La funzione dell'investimento pubblico è duplice, o almeno così la considerano gli economisti: assicurare da un lato la fruizione di un servizio sociale, e consentire, dall''altro, una certa dinamica al sistema economico in funzione anticiclica. Se la funzione anticongiunturale della spesa pubblica è diventata quasi un dogma, esso nc:n1lo deve essere fino al punto da impedirci di valutare la funzionalità di tale spesa e la diversa influenza sui processi inflazionistici. Si potrebbe anzi sostenere che i moderni fenomeni di « stagflazione », cioè di inflazione accompagnata a stagnazione, siano in parte addebitabili a scelte di bilancio che creano una domanda aggiuntiva senza pro1nuovere una correlativa produzione di beni. In altre parole, occorre che nel bilancio pubblico le spese per investimenti stiano in un certo rapporto con quelle correnti, e noi crediamo che l'introduzione del leasing immobiliare nelle maglie della contabilità pubblica possa creare i presupposti per la soluzione, 76

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