Arg0111enti alla maggiore estensione delle garanzie che può offrire il locatario pubblico. Così come l'IMI, il CIS, l'ISVEIMER, l'IRFIS, i vari istituti di Mediocredito regionale, il CREDIOP (Consorzio di credito per le opere pubbliche), etc., hanno una natura pubblica, nulla impedisce che eventuali istituti finanziari preposti al leasing immobiliare a scopo pubblico ricevano una regolamentazione tale: da garantire loro un'analoga natura e quindi la possibilità di ricorrere al finanziamento agevolato. Per garantire un turn-over più rapido, si potrebbe pure prefigurare l'opportunità di scontare presso la Cassa DD.PP., o altro istituto, i titoli rappresentativi dei crediti verso lo Stato, la Regione e gli altri enti locali, a titolo di canoni locativi di leasing immobiliare. Già oggi i Co1nuni hanno la possibilità di rivolgersi alla Cassa DD.PP. per ottenere finanziamenti a tassi agevolati; non si vede perché non dovrebbe fare altrettanto un istituto di leasing immobiliare autorizzato ad esercitare il credito fondiario, qualora si volesse assimilare il leasing immobiliare a questo tipo di intervento finanziario. Nell'ambito del sistema bancario e finanziario nazionale le società finanziarie regionali debbono avere un ruolo definitivo, in relazione al fatto di essere strumenti di quell'istituto politico-amministrativo che è la Regione, la cui funzione acquista ragion d'essere nell'ambito della politica economica nazionale. La finanziaria regionale, proprio perché strumento di scelte economiche, finisce così per avere reale incidenza sulle scelte che la programmazione economica comporta, sia a livello regionale che, indirettamente, a livello nazionale. « La creazione di finanziarie regionali può ritenersi non solo utile, ma necessaria, date le caratteristiche delle nostre regioni storico-amministrative e la stn1ttura finanziaria, tuttora carente che esiste in Italia per quanto riguarda l'incanalamento di capitali monetari verso interventi di investimento a medio e lungo termine per finalità di armonico sviluppo agricolo, industriale e terziario » 11• Soprattutto la funzione delle finanziarie regionali, proprio per la loro flessibilità di impiego e di intervento, non deve essere vista in termini di concorrenzialità ma di complementarietà nei confronti dell'intervento statale, rivolto all'apprestamento di infrastrutture civili. Se lo Stato interviene genericamente a colmare fabbisogni infrastrutturali, a livello nazionale, la finanziaria regionale rivolge le proprie cure a1 fabbisogni che si riscontrano ad un live11o gerarchicamente in11 Cfr. PIETRO ARMANI, La finanziaria regionale: problemi e prospettive, in « Toscana Economica », ott.-nov-. 1971, pp. 9-14. 71
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