Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Nino Novacco malo. Parallelamente, nel giudizio sul tipo di sviluppo dell'industria chtmica, è importante aff ern1are che non è tanto l'industria chimica primaria ad essersi sviluppata eccessivamente, ma è la chimica secondaria ad essersi sviluppata insufficienteniente nel nostro Paese. L'autononzia, il frazionarnento e la dispersione territoriale delle capacità produttive costituiscono i principali aspetti interconnessi delle carenze del settore della chimica primaria. La strategia dell'autonomia degli approvvigionamenti a livello di impresa, spinta talora fino all'autarchia anche a livello di centro produttivo, ha condotto, da un lato, ad una dilatazione degli immobilizzi finanziari necessari negli impianti a monte delle produzioni destinate al mercato e, dall'altro lato, al sottodimensionamento di detti impianti, in quanto commisurati alle necessità di approvvigionamento interno dei singoli produttori. Di qui nascono il frazionamento territoriale, la creazione di « mini-co,nplessi chimici », la duplicazione degli ùnpianti, e il « turismo » dei prodotti anche all'interno di un medesimo Gruppo produttivo (ad esempio, il 40% del propilene prodotto nel Mezzogiorno viene trasferito al Nord per la sua trasformazione). Insomma, è mancata una diversificazione ed una specializzazione dei diversi Gruppi produttori, e ciò ha condotto a situazioni di duplicazione invece che di complen1entarietà. Vorrei infine rilevare l'assenza di un interessamento particolarmente attivo da parte dei grandi Gruppi chimici nei riguardi della chimica secondaria, quale è denunciata da fenomeni carne la comparativa scarsità di risorse e di capacità dedicate alla ricerca e sviluppo dei prodotti, lo scarso ùnpegno di assistenza tecnica· e promozione nei confronti delle industrie di trasforn1az.ione delle produzioni primarie, nonché l'inadeguato sviluppo di intese tecnologiche a livello internazionale. In particolare, la scarsa azione di assistenza tecnica rivolta verso altri operatori n1edi e piccoli nel settore dell'ulteriore trasfonnazione delle produzioni chimiche, per consentire loro l'ingresso nel mercato, costituisce, a fronte delle politiche che sono viceversa adottate dai Gruppi chimici di altri Paesi, un tratto caratteristico della situazione italiana del settore, che ha avuto incidenze particolarmente negative sul Mezzogiorno. Per quanto riguarda il Mezzogiorno - tema del quale più direttamente mi interesso - in sostanza lo sviluppo dell'industria chimica è stato favorito sotto due profili: da una parte in virtù di fattori ubicazionali favorevoli, quali, in particolare, la posizione geografica del Sud nel cuore di quella che era la cosiddetta « via del petrolio », e l' esistenza di ampi spazi disponibili in zone costiere; dall'altra parte, per effetto degli interventi pubblici nel cart1,po delle infrastrutture e degli 36

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