Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Autori vari ridionali nel 1973 e la sensibile caduta nel 1974 sarebbe in parte imputabile al completamento di alcuni programmi di investimento attualmente in corso in settori ad alta intensità di capitale. Questi elementi sembrano convalidare l'impressione che si sia vicini ad una battuta d'arresto nel processo di espansione degli investimenti industriali nel Mezzogiorno. È vero che le previsioni degli operatori relative agli investimenti divengono via via più prudenti n1an mano che ci si allontana dagli anni iniziali del periodo di previsione. È, tuttavia, legittimo chiedersi - si afferma nell'indagine confederale - « se queste difficoltà, che solitamente originavano valutazioni estremamente prudenziali per il Centro-Nord, essendosi manifestate anche per il Mezzogiorno, in cui, come si è già precisato, operano in prevalente 1nisura le imprese pubbliche, non siano quest'anno anche collegabili alle profonde incertezze che caratterizzano il contesto istituzionale, rendendo estremamente disagevole - sia per le imprese pubbliche che, a maggior ragione, per quelle private, sia per le imprese di grandi dimensioni - la programmazione aziendale la quale esige, come è risaputo, condizioni di certezza circa le forme, le misure e i lin1iti di azione dei diversi partecipanti al processo produttivo ». Non ci sembra di potere condividere la spiegazione avanzata nello studio della Confidustria. L'incertezza relativa al contesto istituzionale dovrebbe, in realtà, fare sentire i suoi effetti indistintamente sugli operatori che intervengono nelle diverse parti del paese e non giustifica, pertanto, il diverso ritmo rilevato nei programmi di investimento relativi alle due aree. Ci sembra, invece, più probabile che la prevista battuta di arresto negli investimenti meridionali derivi da una sostanziale modifica nel criterio che ispirerà il processo di investimento futuro, e cioè dal maggiore peso che verranno ad assumere gli investimenti per rinnovi di vecchi impianti, prevalentemente localizzati al Nord, rispetto a quelli per aumento della capacità produttiva, da localizzare prevalentemente al Sud. Questa osservazione ci introduce al secondo punto cui accennavamo nella premessa e che merita ora di essere ulteriormente sviluppato: la nuova linea politica emergente a sostegno delle imprese in difficoltà del Centro-Nord. È stato recentemente sostenuto dàl Prof. Saraceno nella relazione presentata alla « Giornata del Mezzogiorno )) della Fiera del Levante 1 , come i caratteri particolari con cui si manifesta l'attuale 1 Cfr. PASQUALE SARACENO, « Il Mezzogiorno tra congiuntura e riforme», in Mondl Economico, 23 settembre 1972, pp. 41-46. 31

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