Autori vari prese marginali e, dunque, sono le prime a cedere sotto i colpi di , . un avversa congiuntura. In generale, possiamo dire che a causa della diversa situazione dei costi aziendali nelle parti meno sviluppate di un paese, gli effetti di una crisi congiunturale non sono direttamente proporzionali al peso che ciascun settore di industria ha in una determinata area, come ci si potrebbe aspettare, ma sono anche funzione del livello di sviluppo e di efficienza aziendale raggiunto nelle diverse aree. Volendo arricchire di contenuto empirico queste affermazioni teoriche è molto utile riferirsi all'indagine pubblicata recentemente dalla Confindustria sulle prospettive dell'industria italiana nel quadriennio 1972-1975. L'analisi citata mette in evidenza come per quanto riguarda la produzione industriale « il 1971. è risultato un anno particolarmente negativo per le attività localizzate nel Mezzogiorno, dato il manifestarsi di una inversione di tendenza, che ha dato luogo, relativamente a tale area, ad un sensibile scarto tra previsioni e consuntivi ». Questa valutazione particolarmente negativa emerge se non ci si limita a considerare la flessione generale della produzione industriale registrata in termini percentuali dal Centro-Nord e dal Mezzogiorno (la quale risulta all'incirca uguale: -1,4% per il CentroNord e - l,5% per il Mezzogiorno) e si opera anche un confronto tra i due dati consuntivi del 1971 e le previsioni per lo stesso anno formulate nella precedente indagine della Confindustria (relativa al quadriennio 1971-74). Si vede così che le previsioni per l'intero settore industriale consideravano un incremento della produzione del +3,6% nel Centro-Nord e del + 7,8% nel Mezzogiorno; al medesimo saggio di flessione delle attività produttive nelle due aree si è giunti, pertanto, partendo da una situazione prospettica alquanto diversa e ciò induce a concludere che gli effetti della congiuntura sono stati particolarmente pesanti per il Mezzogiorno. Interessanti considerazioni si traggono anche dal confronto tra consuntivi e previsioni 1971 al livello dei singoli settori produttivi. In particolare, emerge che nel ramo estrattivo il Centro-Nord ha realizzato una flessione del - 8 %, contro la situazione di stazionarietà prevista, mentre nel Mezzogiorno la flessione è stata del - 7,6% contro un incremento previsto del +3,3%. Nel settore manifatturiero, le regioni centro-settentrionali hanno registrato un incremento del +Q,1 % contro la previsione del + 1,9%; nel Mezzogiorno si è passati da una previsione_ del +4,6% a un consuntivo del -0,1 %. Se a questa grave inversione di tendenza in due settori 29
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