Fabio Narcisi Dopo le direttive del CIPE emanate il 14 marzo, il primo decreto di attuazione, relativo alla graduazione degli incentivi finanziari, veniva pubblicato sulla « Gazzetta Ufficiale » del 27 maggio. Altri due mesi di silenzio fino a luglio, quando sulla « Gazzetta » apparvero ben quattro decreti: tre molto brevi e di carattere strettamente tecnico (agevolazioni finanziarie per gli impianti di dissalazione nelle isole minori, e tassi d'interesse per le iniziative industriali e comn1erciali), il quarto di notevole rilievo perché regolamentava e rendeva operativa l'autorizzazione per gli impianti di grandi dimensioni. Il 4 agosto il CIPE dava il via al nuovo strumento d'intervento straordinario introdotto dalla 853 con i « progetti speciali », approvandone 21. Rimanevano ancora da regolamentare le agevolazioni al comn1ercio e quelle relative al leasing ( oltre alla costituzione della Finanziaria meridionale, che però fa un po' caso a sé). Ma soprattutto non si aveva notizia del decreto sulle « zone di spopolamento » e di quello sulle « localizzazioni prioritarie», ambedue importanti perché proprio attraverso di essi avrebbe dovuto prendere concreta1nente forma la nuova strategia territoriale dello sviluppo industriale tracciata con la 853. Era lo IASM che il 18 settembre a Bari, in occasione della giornata del Mezzogiorno alla Fiera del Levante, rendeva noti i due decreti - che risultavano emanati nel mese di maggio - includendoli in una apposita pubblicazione che raccoglieva il testo della nuova legge, le direttive del CIPE e i decreti ministeriali di attuazione approvati a quella data 1 • A parte questa stranezza procedurale, sono i contenuti dei due decreti a lasciare piuttosto perplessi. Da essi si attendeva - come si è accennato - di veder concretizzate quelle linee di politica territoriale delle localizzazioni industriali che erano poi la risultante di un ampio dibattito sul problema della diffusione e della concentrazione degli investimenti industriali nel Sud, apertosi agli inizi del 1969 a Bari con una « tavola rotonda » che ebbe una larga risonanza. Senza rrevocare le varie fasi di questo ampio ed interessante dibattito, ed i risultati pratici cui dette luogo, ricorderemo soltanto come le preoccupazioni di chi, da una parte, avvertiva l' esigenza di non dimenticare le zone interne del Mezzogiorno soggette 1 I due decreti sono stati successivamente pubblicati nel « Notiziario i> del Ministero degli Interventi Straordinari nel Mezzogiorno, N. 2 - 1972. 22
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