Il • marxismo come teologia di Luigi Compagna È stato Girolamo Cotroneo che recentemente, sulle pagine di questa rivista, ha approfondito i motivi fondamentali del préjudice f avorable di una certa parte del cattolicesimo politico nei confronti del marxismo, « il quale, in quanto nato e sviluppatosi in polemica alla cultura laica e borghese, concorrerebbe a far vendetta ' de la vendetta del peccato antico ' ». Il bersaglio preferito di questa parte della cultura cattolica pare sia ancora oggi il pensiero « laico » e « liberale », quello che, nel corso degli ultimi due secoli, ha percorso le strade della « ragione » e le ha poi saldate con quelle della « ragione storica ». In questo senso, è lecito ritenere che, come notava Cotroneo, quando la cultura cattolica « ha deciso di uscire dal ghetto nel quale si era volutamente reclusa, il complesso di inferiorità che i.nevitabilmente si doveva portare appresso, la spinse non già al recupero di quei valori che fino ad allora aveva sdegnosamente respinto, ma verso quello che ad essa apparve come il momento politico e culturale più avanzato: il marxismo ». Cot1roneo riportava anche alcune osservazioni di Arturo Carlo Jemolo, uno studioso che su questi temi risulta forse ancora più significativo e più suggestivo di quanto non lo sia già di per sé. Aveva scritto Jemolo che per « una formazione mentale cattolica - la cui caratteristica è l'ancoramento a capisaldi, il distacco dalla storia, il rifiuto di molteplicità ed eterogeneità dei fini che non si riassumano nel solo fine di servire Dio, la negazione di ambiti diversi nell'uno dei quali può avere valore altissimo quel che in un altro va segnato con nota negativa - il passaggio arduo è al liberalismo e soltanto a questo »; e quindi « per chi abbia una sicura formazione cattolica (ma credo il discorso possa ripetersi per i protestanti) il passaggio al comunismo è una sostituzione di quadri a quadri, mobili a mobili, ma l'ordine della casa resta il medesimo. La via del liberalismò importerebbe uno sconvolgimento totale nel modo di ragionare, di sentire ». Si potrebbe a questo punto capovolgere il discorso di Cotroneo e di Jerriolo sulla incon1patibilità creatasi fra il cattolicesi1no (o quanto meno fra un certo tipo ·di cattolicesimo) e il liberalismo, fra 15
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