Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

LACANTINA DIAUERBACH SETTE SAGGI di LANFRANCO ORSINI « Sette saggi, parte di problematica generale (il rorrianzo, la poesia italiana contemporanea, la narrativa del meridione e il romanzo d'idee, la condizione dello scrittore), parte centrali su singoli autori ma sempre in vista di prospettare una diagnosi a valore più vasto (Lawrence, Palazzeschi, D'Annunzio in occasione del centenario) ... A parte le doti del riferimento colto, della passione intelligente, sarà il filo di un neo (o post?) umanesimo volentieri psicologizzante fino alla sottigliezza ... Tutto sottoscrivibile il capitolo ,sulla narrativa meridionale, che identifica lucidamente il difetto, da noi, di una 'narrativa d'idee', di una vera problema tic a intellettuale ». GIULIANOGRAMIGNA, « Corriere della Sera » « Dal rifiuto delle tematiche precostituite alla definizione di realismo in un significato non legato a una stagione aggiogata alla storia, dalla civiltà del comunicare alla negazione della letteratura come gioco, tutto viene logicamente dedotto, come i corollari di un assioma, nel discorso di Orsini. Un discorso che sotto altra forma, più distesamente narrata in storie-allegoria, tra l'amaro e l'ironico, egli ha condotto ne Le anestesie, premiato col ' Settembrini-Mestre ' 1971 ». GINO LAGORIO, « La Fiera Letteraria » « Una costante acutezza nell'individuazione dei valori estetici. Tra gli opposti scogli dell' ' arte sociale ' e degli_ ' alessandrini sperimentalismi ' l'Orsini per.segue, e riafferma, l'esistenza di una terza via, che è poi quella dell'arte ma anche quella della responsabilità ». LEONARDOCAMMARANO, « Settanta» Un volume di pp. 228, rilegato, L. 2.800 EDIZIONI SCIENTIFICHE ITALIANE - NAPOLI

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