Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

• e n I informazioni CON UN'ALTRA GRANDE CONDOTTA ARRIVERA IN ITALIA IL GAS RUSSO Sulla base di un accordo stipulato fra la CNAM, del Gruppo ENI, e la SOJUZNEFTEEXPORT, l'Unione Sovietica esporterà in Italia 6 miliardi di metri cubi di gas all'anno a mezzo di un metanodotto di grande diametro. La condotta, che attraverserà la Cecosìovacchia e l'Austria, entrerà in Italia a Tarvisio per congiungersi alla rete nazionale dei metanodotti dell'ENI a Sergnano in provincia di Cremqna. Il gas sovietico sarà consegnato alla SNAM a Baumgarten, al confine tra Cecoslovacchia ed Austria e verrà trasportato in territorio austriaco, fino a Tarvisio, dalla società austriaca per l'industria del petrolio, l'Oe.M.V. di Vienna. :é. con questa società che la SNAM ha concluso un accordo di coopera- , zione per la realizzazione di una « gas-line » intesa a trasportare anche per l'Austria una certa quantità di metano. Si tratta di una condotta di 384 chilometri che passerà per il Nieder-Osterreich, il Burgenland, -la regione della Stiria e quella della Carinzia. In Italia, il metanodotto prosegue il suo tracciato di altri 390 chilometri lungo l'aspra zona della Val d'Aupa per scendere quindi in pianura in prossimità di Venzone e dirigersi verso Pordenone, Vicenza, Verona, Brescia, per raggiungere Sergnano in provincia di Cremona. Il percorso complessivo dalla Cecoslovacchia alla pianura Padana raggiunge i 774 chilometri. Anche il tracciato del metanodotto che porterà in Italia metano russo presenta, al pari di quello proveniente dall'Olanda, caratteristiche tecniche e particolari costruttivi di grande interesse. La scelta del tracciato è stata fatta dopo molti studi eseguiti da tecnici italiani e stranieri nelle zone interessate · dal percorso e dopo aver preso in considerazione le difficoltà che presentano terreni di pianura e di montagna molto accidentati. A proposito delle difficoltà del tracciato è interessante notare che in territorio austriaco la condotta deve superare non meno di 90 canali, oltre 100 strade e ferrovie, 14 fiumi e torrenti di notevoli dimensioni quali il Danubio, il Drau e il Mur. In territorio italiano le difficoltà non sono minori: vi sono da attraversare oltre 130 cosi d'acqua fra i quali il fiume Brenta, il Tagliamento, il Piave, l'Adige, il Mincio, l'Oglio, ecc. ed ancora 23 linee ferroviarie, 4 autostrade, 20 strade statali e circa 150 strade principali e minori. I ritrovamenti di gas naturale nel Mare Adriatico e, recentemente, nell'off-shore del Mar Jonio, sono tali da assicurare, unitamente ai giacimenti già in fase di sfruttamento, il mantenimento dell'attuale livello di produzione per un decennio. Tenendo conto dei quantitativi previsti nei singoli contratti di importazione, l'ENI prevede di poter disporre, attorno al 1980, di circa 30 miliardi di mc/anno di gas naturale. A questo punto è evidente come l'ENI, un ente che ha sempre contribuito in misura decisiva allo sviluppo economico nazionale e che ha come compito istituzionale quello di assicurare al paese energia sufficiente e a basso costo, si sia preoccupato _di colmare con tempestive azioni a livello internazionale il previsto deficit futuro fra domanda e disponibilità di metano da produzione nazionale. Il sistema adottato dall'Ente di Stato, quello di stipulare accordi con paesi produttori diversi, s'inquadra nell'ormai tradizionale politica seguita dal gruppo, di divetsificare al massimo le fonti di approvvigionamento di energia. Tale differenziazione nel settore del gas offre fra l'altro la possibilità_ di approvvigionare da più parti una _rete estesa come quella che la SNAM possiede attualmente in Italia.

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