I nodi del liberalismo insofferente di schemi e di modelli obbligati, ma essenzialmente pluralistico nella sua proiezione elastica, è stato rimesso in onore come approccio metodologico e come ricerca libera di contenuti, co1ne spinta morale, proprio da una mutata dimensione dell'esigenza di una concreta democrazia liberale in Italia, negli anni '60 26 • In altri termini, la filosofia come sapere positivo ha suggerito lo stimolo fondamentale per ridare alla concezione democratico-liberale quel grado di problematicità di cui essa ha bisogno, quella freschezza pragmatico-esis·tenziale necessaria per le sue diagnosi. Nasce a questo punto il problema fondamentale del nuovo liberalisn10, del liberalismo degli anni '70. Si sente l'esigenza di superare in un nuovo ordito l'eclettismo della cultura politica di matrice liberale degli anni 'SO e degli anni '60. In altri termini, la riscoperta di un'omogeneità speculativa della tradizione liberale che, dopo aver chiarito alcuni temi di fondo del nostro tracciato post-bellico, sia in grado di mandare avanti un discorso organico sullo Stato e sui rapporti tra Stato e società, corrisponde a una necessità sempre di più sentita da quella pubblicistica che ha trovato nel diverso modo di acquisire l'etica liberale la propria inquietante dimensione. Tuttavia, la ·tendenza a respingere oggi, cioè agli inizi degli anni '70, l'interpretazione in un certo senso limitativa del quadro garantista, quel battere su una dimensione pluralistica di tale quadro al di fuori del modello obbligato, questa tendenza può introdurre, anch'essa, una pericolosa forma di eclettismo più seducente di quella del pasasto. Esigenza di omogeneità speculativa, in direzione pragmatico-sperimentale, e gusto del pluralismo metodologico non si neutralizzano, tuttavia, qualora si sappia trovare il giusto senso della misura. Assistiamo negli ultimi tempi a una serrata dialettica tra disciplina, ognuna delle quali vuole avocare a sé la pretesa quasi esclusiva di razionalizzare la vita pubblica, suggerendo sostegni speculativi alla ragione storica di matrice liberale. Così, buon ultima, la scienza politica ha ritenuto di polemizzare con la presunta vocazione della verbosità di tanta parte della filosofia italiana degli ultimi trent'anni, causa, secondo tale scienza, dei molteplici fraintendimenti connessi alla ragione storica 27 • Da parte loro, la scienza giuridica e l'economia programmata ritengono, ciascuno nel proprio campo, di poter dare le ricette più valide· 26 Sula nuova dimensione politica del liberalismo crociano lucido è il capitolo di NICOLA MATTEUCCI, Potere e libertà nel pensiero del Croce, in Il liberalismo in un mondo in frasformazione, IL Mulino, Bologna 1972, pp. 25-42. 27 Sulla polemica in particolare contro lei mplicazioni del neoidealismo cfr. ancora l'introduzione citata di· Giovanni Sartori. 127
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