Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

i\1 anlio Di Lalla di filtro tra le istituzioni e la società, negli anni '60 la fase post-industriale della società italiana, con i numerosi nuovi canali di decisione connessi a tale fase, metteva in crisi la struttura dei partiti e, soprattutto, 1a loro volontà di mediazione politica. Le inchieste parziali sulla sociologia del potere in Italia, negli anni '60, sono state tutte d'accordo sull'inadeguatezza del partito così come era strutturato, come depositario dei contraddittori interessi di una società in fase di sviluppo scompensato 25 • Si presentava, a questo punto, un duplice problema che considerava globalmente la potenzialità del rinnovamento della strategia politico-istituzionale in Italia. Il primo problema era quello di un attento esame della sociologia del potere così come veniva a definirsi, dinamicamente, tra le istituzioni e la struttura dei corpi intermedi, le cui funzioni sono diventate negli anni '60 sempre di più articolate anche se disordinate. Il secondo problema consisteva nell'analisi delle radici del potere nei partiti, dell'aggregazione dei nuovi poli di pressione che erano le correnti, e nel vaglio della mediazione tra tali poli e le istituzioni, da un lato, e i corpi intermedi, dall'altro. La sociologia e la scienza politica, una rinnovata scienza politica che ha utilizzato i metodi sperimentali anglosassoni, soprattutto, statunitensi, hanno integrato così, nella ricerca delle garanzie della libertà, la scienza giuridica, la filosofia intesa come sapere positivo e l'economia programmata. Queste analisi della sociologia del potere a duplice dimensione, a livello politico-istituzionale e sul terreno della selezione delle élites partitiche, ha dato gradualmente un taglio diverso a quella coscienza liberale, di forte accentuazione democratica, che ha avuto come obiettivo l'articolazione concreta delle garanzie della libertà. Possiamo dire che un doppio momento nella ricerca ne ha caratterizzato l'itinerario. Se negli anni 'SO il problema di una democrazia liberale in Italia era un problema essenzialmente giuridico, soprattutto dietro la spinta della polemica con Croce sulle garanzie della libertà - e il lungo dibattito che condusse Norberto Bobbio ne fa in un certo senso testo - e, quindi, la sua attuazione era subordinata a una corretta interpretazione del modello garantista; successivamente, negli anni '60, il problema della democrazia liberale in Italia è diventato un tema dagli aspetti e dai contenuti molteplici. Possiamo aggiungere, per tentare di avvicinarci approssi~aq.vamente ad esso con poche parole, che quel liberalismo crociano, 25 La conclusione più lucida, che ha tenuto conto, appuntQ, dei risultati delle inchieste sulla sociologia del partito negli anni '60, è quella di Giovanni Sartori nelJa sua più che nota introduzione al volume da lui curato, Antologia di scienza politica Il Mulino, Bologna 1970. ' 126

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