Nord e Sud - anno XIX - n. 155 - novembre 1972

Vibio Bongini ticanti rispetto al numero dei professionisti impiegati in una Azienda editoriale. Infine praticantato più esami. In campo pubblicistico: prima iscrizione all'Albo solo dietro dichiarazione del Proprietario che dichiara di scegliere il signor Taldeitali come direttore; poi presentazione di una documentazione pubblicistica di due anni e relativa dichiarazione che gli articoli sono stati regolarmente pagati; poi disposizione che esige l'iscrizione anche per la direzione di un mensile e non più su semplice richiesta dell'Editore; infine l'amenissima trovata del cosidetto « Albo speciale » sorta di girone « C » per le pubblicazioni a circuito chiuso. Quali i risultati? Molti. Vediamone, insieme, qualcuno. Helenio I-Ierrera che in italiano non sa nemmeno parlare, ma che per via cli certi inghippetti è stato invitato a scrivere le sue impressioni di carattere sportivo prima su « Paese Sera » (il presidente della Roma era il comunista Marchini e allora il posto del Mago era quello) e poi sul « Messaggero» (alla Roma intanto era arrivato Anzalone) potrebbe finire a dirigere il « Corriere della Sera » perché diventa pubblicista quando vuole. Enza Sampò che notoriamente borbotta soltanto il « sarnpese » potrebbe soffiare il posto a Ronchey. Infatti è regolarmente iscritta all'Albo, grazie ad alcuni articoli firmati da lei, n1a scritti da altri (compreso il sottoscritto), su un quotidiano romano: argomenti di varietà che ottennero perfino (udite! udite!) lettere di plauso gelosamente conservate. Girolan10 Modesti sente traballare la sua poltrona direttoriale, incalzato com'è da un Massimo Inardi che, dopo l'esperienza di Rischiatutto, sputacchia sentenziosi articoli dal « Resto del Carlino » sui più disparati argomenti. Nino Benvenuti è in praticantato alla RAI (ottocentomila mensili) come esperto di boxe, pure se anche le lontane e recenti esibizioni al microfono hanno chiaramente dimostrato che è più facile prendere a pugni la grammatica che Monzon. L'on Bartolo Ciccardini, infine, diventa giornalista professionista dopo diciotto mesi di praticantato al « Popolo ». Con il che si dimostra che le doti gion1alistiche di Bartolo sono fuori discussione, ma che si sia fatto, dopo le sedute alla Camera, otto ore di bancone a Corso Rinascimento non la beve nessuno! Che succede, invece, dall'altra parte, diciamo così, della barricata? Succede che un quotidiano che voglia aprire una redazione provinciale in Abruzzo o in Basilicata (con una rendita, quincli, inizialmente scarsissima) non può servirsi di volenterosi giovanotti del luogo, ma deve tener d'occhio l'elenco dei professionisti disoccupati (e dei loro relativi contratti di lavoro che sono pesantissimi). Succede che se un milionano deciso a comprarsi una testata volesse affidarne la direzione ad 98

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