Scipione Caccuri sime tecniche. Egli ha potuto rilevare che non esiste alcun rapporto fra gli infortuni e l'applicazione delle norme di sicurezza, e anche fra gli infortuni e vari altri ele1nenti, come la durata del lavoro, la dimensione della fabbrica, l'età, iJ sesso, la produttività ecc. Si è potuto rilevare invece l'esistenza di un rapporto fra gli infortuni e i metodi di gestione del complesso jndustriaJe. È necessario che i lavoratori partecipino alle decisioni riguardanti appunto la sicurezza del lavoro, in modo che -- come è stato anche sostenuto dai sociologi inglesi Trist e I-Iill - non si istituisca nel soggetto uno stato di insofferenza e di disagio rispetto all'attività svolta e, quindi, non diventi « socialmente deviato ». Mediante l'art. 9, si potranno fare dei rilievi in tal senso, ed evitare che si costituisca nel lavoratore quel particolare stato d'animo, che porta all'infortunio. Ciò vale anche per le malattie professionali, sia per le intossicazioni che per le tecnopatie dovute a vari altri .fattori (ru1nori, vibrazioni, elettricità, polveri ecc.). E sarà opportuno che si controlli non solo la concentrazione massima accettabile (MAC), ma anche la concentrazione ponderata di sicurezza (TLV, Thereshold Limit Value), che è la concentrazione media di una sostanza per l'intero turno di lavoro. Bisogna, però ricordare che esistono delle differenze in alcuni casi anche notevoli, fra i valori MAC secondo le varie Nazioni. C'è anche da richiamare l'attenzione sul fatto che è indispensabile tener conto della reattività del soggetto di fronte al tossico. Non tutti rispondono allo stesso modo; vi sono operai che si ammalano venendo a contatto con piccolissime quantità di una determinata sostanza, mentre altri meno sensibili, possono resistere a livelli anche più elevati rispetto ai valori MAC. Non è possibile, però, saggiare il comportamento del singolo soggetto di fronte ad un dato tossico, e bisogna quindi che ci si riferisca ai MAC: ma è ancora più importante operare in modo che le possibilità di intossicazione negli ambienti industriali si riducano al minimo, e in ciò ha grande importanza la prevenzione. Sono d'accordo con Berlinguer che sostiene che non si può rinunziare ad utilizzare le possibilità che ci son date dalla diagnosi precoce di massa perché in tal modo si può avere un quadro del danno tempestiyamen te; né si può rinunziare ai sistemi cibernetici per conoscere lo stato di salute delle popolazioni in modo da essere informati su quali sono le malattie prevalenti e quali ne sono i fattori patogenetici. Nella insorgenza delle tecnopatie, sia infortuni che malattie profes86
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