Scipione Caccuri più praticata, ma bisognerà adoperare lastre di più grandi dimensioni, o addirittura eseguire delle radiografie-standard. Presso alcune industrie già esistono dei servizi di medicina del lavoro, forniti di tutti i mezzi di accertamento diagnostico; inoltre, già da parecchio tempo, usufruiscono dell'opera degli Istituti di Medicina del Lavoro, per eseguire indagini sia sulle condizioni ambientali dei vari reparti, sia per rilevare lo stato di salute dell'operaio. Inoltre l'ENPI è autorizzato a praticare sia le visite di assunzione, sia quelle periodiche, oltre tutti gli altri accertamenti che sono eventualmente richiesti. Ma molte sono le attività industriali, specie di piccole dimensioni, in cui il servizio medico di fabbrica, data la carenza legislativa, è espletato da un medico generico, in qualche caso specialista in Medicina del Lavoro, ma in molti casi senza alcun titolo specifico, tranne quello di essere amico del datore di lavoro. E così in qualche caso il medico di fabbrica è un ostetrico o un odontoiatra o un pediatra! Numerosisshni sono stati i progetti di legge presentati dall'INAIL, dall'ENPI e anche dalla Società Italiana di Medicina del Lavoro, nonché dal Ministero del Lavoro, per la istituzione del medico di fabbrica, anche in ottemperanza alle disposizioni della CEE, che oramai rimontano a parecchi anni. Malgrado le numerose discussioni, non si è ancora stabilito quale debba essere la figura giuridica del medico di fabbrica, se, cioè, debba essere l'espressione dei datori di lavoro o degli operai, o espressione del Ministero del Lavoro o della Sanità. · Circa la disposizione del I comma dell'art. 5 si impedisce al datore di lavoro di controllare mediante sanitari da lui scelti e pagati se il lavoratore sia o sia stato infermo, se in seguito a ciò sia o meno idoneo al lavoro. È necessario però che ci sia un controllo, e ciò è preso in considerazione nel 2° comma dell'art. 5 in cui è prospettata la possibilità che il datore di lavoro verifichi se realmente il lavoratore sia ammalato e quindi giustifichi l'assenza. Non può però inviare un suo medico, ma deve rivolgersi agli Istituti previdenziali, specialmente l'INAM, che effettuerà detto controllo. Sono state formulate delle obiezioni circa il lavoro a cui sarebbero sottoposti questi Enti previdenziali e anche su chi deve pagare dette visite. Il Di Donna infatti ritiene che sarà troppo oneroso per tali Istituti farsi carico di questa nuova attività; senza dire che in base alla riforma e alla creazione del servizio sociale di assistenza i vari Enti scompanranno. 82
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