Nord e Sud - anno XIX - n. 154 - ottobre 1972

Cronache nieridionaliste lore aggiunto che ne risulta, e, perciò, tra gli altri redditi, i redditi da lavoro - non è in grado di differenziare gli effetti della spesa tra aree dove esiste sovrabbondanza di forza di lavoro e aree dove si ha piena occupazione; non è perciò possibile dare preferenza alle prime, attraverso un tal criterio; nello stesso 111.odoo, ve esistano diverse alternative tecniche di esecuzione, il giudizio basato sul contributo al reddito nazionale non permette di preniiare quella alternativa che - poniamo - niassimizza l'occupazione. In generale, non è possibile indicare in tal n1odo delle priorità veramente· significative. L'espansione delle industr-ie ad alta intensità di capitale nel Mezzogiorno è stata resa possibile anche dall'assenza di un criterio di giudizio che fosse sensibile al parametro occupazionale. In secondo luogo, le scelte tecniche venivano effettuate separatamente dal giudizio econo,nico (con qualche eccezione), ancor più che nella Cassa, in tutti gli altri livelli di decisione della spesa. Si è potuto assistere, quindi, ad opere sovradimensionate rispetto alle esigenze; opere parziali e non totalmente utilizzate; opere a lenta esecuzione di fronte a bisogni urgenti, ed opere rapidamente portate a termine di fronte a bisogni ritardabili; opere eseguite con tecniche ed in 111.odiche non tenevano sufficientemente conto degli impegni ulteriori (per riparazioni, manutenzioni, esercizio corrente) a carico di enti locali. Da queste deficienze, nasce l'esigenza tecnica del metodo per progetti. La differenza, rispetto agli schemi di ragionaniento correntemente adoperati nel campo delle opere pubbliche o della realizzazione di impianti industriali è sostanziale: 111.entreinfatti i metodi tradizionali pongono con ingenuo realisrno l'accento su progetti di opere singole o in complessi ritenuti oggetti sostanziali, il metodo per progetti si soffern1a soprattutto sulla natura e persistenza dei rapporti tra i singoli oggetti costituenti il progetto. È chiaro che, in tale nietodo, si parte sempre da un giudizio generale di priorità espresso dall'istanza politica: gli organi di prograrnmazione nazionale e regionale. Ma attraverso i progetti speciali si tenta di rispettare non soltanto tali priorità, bensì anche le altre indicazioni generali di politica econo1nica. Ove è possibile gli obiettivi politici vanno precisati nei loro rapporti o nei loro pesi e per ogni progetto va determinato il contributo a ciascuno degli obiettivi. I progetti sono con1plessi di opere e di interventi, nei quali le diverse funzioni interagiscono, facendone variare le dimensioni. Ad esempio, tra i progetti speciali approvati recentemente dal CIPE, ne è compreso uno che si riferisce al sistema viario della Campania interna. Ma la dizione è parziale. Il sistema viario, infatti, è solo uno dei 43

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