Nord e Sud - anno XIX - n. 154 - ottobre 1972

Cronache meridionaliste sione che l' on. Giolitti, ministro del Bilancio, aveva costituito per lo studio di questo progetto) e per quanto riguarda la politica industriale (si pensi alla caratura 1neridionalista che dovrà arricchire e qualificare l'atteso piano per la chimica fine quando sarà stato accertato - speriamo al più presto - ciò che è vivo e ciò che è 1norto del piano per la chùnica di base). Ma proprio quando dicem1110 dell'urgenza di progetti speciali per la zootecnia, l'irrigazione, la trasformazione e co1nmercializzazione dei prodotti agricoli, l'on. Taviani ci obiettò che « il pericolo insito in progetti speciali troppo ampi per settori di attività e per territorio è di aprire la strada ad un tipo di interventi che finirebbero con il configurarsi come sostitutivi ». È un pericolo da non sottovalutare. Diciamo che è Scilli. Meglio, dice il Ministro, un « pacchetto » di progetti speciali per le varie regioni, « in maniera che ogni regione abbia la sua parte ». È la strada seguita dal CIPE, con l'approvazione dei prin1i 21 progetti speciali. Ma non sottovalutia1no allora l'altro pericolo, di cui potremnio dire che è Cariddi: un tipo di interventi che, anche se ben ripartiti fra le varie regioni, potrebbero configurarsi come troppo frazionati e dispersivi. Sia nel caso di Scilla che nel caso di Cariddi, con1unque, sotto la nuova formula, si potrebbe perpetuare una linea di intervento straordinario sostanzialmente non innovativa rispetto a quella seguita negli anni '50 e negli anni '60. Probabilmente la via giusta è una via mediana che eviti sia il pericolo avvertito dal Ministro Taviani, sia quello che noi paventian10: progetti speciali del tipo di quelli che, fra i 21 recentemente approvati, possono essere giudicati più interessanti. Queste sono, tuttavia, prin1e e magari generiche impressioni, che sarà opportuno verificare, sulla base di dati più precisi rispetto a quelli di cui oggi possiamo disporre grazie alle infonnazioni ufficiali finora fornite. E d'altra parte, l'incontro barese del 18 setternbre ( la « Giornata del Mezzogiorno» con la relazione di Saraceno) potrà già offrire un'occasione per accertare il grado d'interesse che presentano i progetti approvati e per accertare se essi, passando lontano da Scilli, non siano stati portati dalla corrente nelle insidiose vicinanze di Cariddi. FRANCESCO COMPAGNA 39

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