Nord e Sud - anno XIX - n. 154 - ottobre 1972

Vittorio Barba/ i nosità di un ordinamento che ha recepito mescolandole, 1na non fondendole, istanze politiche diverse o addirittura antitetiche, in periodi di tempo differenti ed in condizioni socio-economiche del pari differenti. Ossia si ritorna a quell'enorme groviglio di leggi che si sono sovrapposte dall'unità d'Italia ad oggi. Quanto si è detto prova che, per poter conferire un indirizzo organico ai processi evolutivi del paese, e quindi per poter realizzare riforme veramente incisive, occorre agire in profondità sulle strutture pubbliche. Questa, tuttavia, è un'opera non facile. Ed è un'opera che richiede anni. Ora, purtroppo, gli anni disponibHi non ci sono più. Il paese è cresciuto in fretta, molto più in fretta del sistema politico-amministrativo che ha il compito di indirizzare il suo sviluppo. Non si può pretendere che si fermi in attesa che tale sisten1a si modernizzi. D'altra parte, non si può pretendere di fare una politica economica e sociale impegnativa se non si mette tale sistema in grado di funzionare in un modo sia pure relativamente soddisfacente. Anche questo è un circolo vizioso che occorre spezzare. Ora, a nostro avviso, per ottenere un risultato del genere occorre operare lungo due direzioni concomitanti: la revisione delle norme che regolano le attività finanziarie pubbliche, al fine di snellire i procedimenti di spesa, e l'apprestamento di strumenti idonei a restituire un nuovo slancio al sistema economico, in modo che questo possa fornire al sistema pubblico i mezzi necessari all'attuazione delle riforme (sia di quelle destinàte a conferire a tale sistema una nuova funzionalità, sia di quelle destinate ad incidere sulle strutture socio-economiche del paese). Anche questo non è un discorso semplice. Una cosa è enunciare obiettivi ed un'altra cosa è definire i metodi ed i tempi necessari per realizzarli. Lo snellin1ento dei procedimenti di spesa del sistema pubblico richiede, prima di tutto, un adeguamento psicologico a n1olti livelli. Richiede, cioè, che si elaborino norme ispirate non a principi formali, non a criteri di mera legittimità, ma a criteri di funzionalità. Tanto per fare un esempio, non serve a niente, o serve a poco, controllare che un documento rechi tutte le firme e tutti i timbri tondi necessari. Bisognerebbe controllare l'effettiva rispondenza tecnica di determinati atti, la loro utilità economica o sociale, il collegamento dei tempi amministrativi e dei tempi tecnici che tali atti richiedono. Tutto ciò richiede al vertice dell'amministrazione pubblica un'organizzazione completamente diversa da quella di oggi, un'organizzazione di tipo interdisciplinare, idonea 28

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