Guido Bacci mediante l'istituzione del Comitato, ad un vecchio e ben giustificato desiderio dei ricercatori di contribuire alla politica dell'Istituto e mi proposi anche di eliminare gradualmente, favorendo l'aperto confronto delle idee e degli orientamenii, quelle lacerazioni che si erano manifestate fra le componenti della Stazione Zoologica nel corso della crisi. Del comitato fanno parte tutti i ricercatori dell'Acquario e rappresentanti del personale tecnico. Proposi poi, e la mia proposta fu approvata all'unanimità, che anche il dr. Pietro Dohrn venisse invitato a fame parte e fosse in tal modo incoraggiato a riprendere contatto con i problemi correnti della nostra organizzazione. Se dunque, come riferisce la Vinciguerra, il dr. Dohrn ha avuto la sensazione che le questioni che più gli premono non siano tenute sufficientemente in considerazione, egli possiede il mezzo per esprimere e per sostenere in quella sede le sue proposte e le sue iniziative. Proprio per questo mi auguro che egli voglia prendere parte attiva a quel dibattito che - pur attraverso incertezze, errori e ripensamenti - contribuirà al rinnovamento di quella Stazione Zoologica cui il nome della sua famiglia è tanto strettamente legato. Il nuovo Statuto introduce infatti le innovazioni rese necessarie dall'organizzazione attuale della ricerca ma cerca al tempo stesso di assicurare alla gestione dell'Ente una linea di continuità nella tradizione, evitando dolorose fratture con il passato. A tale scopo riconosce una funzione tradizionale della famiglia Dohm prevedendo l'inclusione di un suo rappresentante nel Consiglio di Amministrazione. La nuova bozza di Statuto mira del resto a favorire e a rafforzare, in piena coerenza con la genuina vocazione ·dell'Ente, la partecipazione internazionale al finanzian1ento e alla gestione della Stazione; riconosce l'esigenza di una ricerca propria dell'Istituto, che viene considerata complementare all'attività di assistenza agli ospiti e prevede la possibilità di tenere corsi ad alto livello. Per questi motivi viene affermata la necessità di una Direzione scientifica qualificata, che peraltro non sarà abbandonata a se stessa, né lasciata senza controllo, ma verrà a:ffian• cata da un Consiglio Scientifico che è costituito da personalità italiane e straniere esterne alla Stazione oltre che da rappresentanti dei ricercatori della Stazione stessa. Mentre poi viene riconosciuta la partecipazione dei rappresentanti del personale nel Consiglio di Amministrazione ne vengono rafforzati i controlli da parte dell'Ente di vigilanza e degli Enti finanziatori. « Esattamente l'anno scorso di questi tempi », scrive la Vinciguerra nel suo articolo, « il Prof. Bacci ci aveva detto che lo Statuto stava per essere approvato ... Come mai siamo ancora a zero?». Una volta tanto 114
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