Nord e Sud - anno XIX - n. 154 - ottobre 1972

Guido Bacci non si trattò di una operazione di scambio, come deduce la Vinciguerra, anche perché simili operazioni non erano nello stile del mio predecessore. Il progetto di legge finanziaria approvato dal Consiglio dei Ministri aggiunge 390 milioni di Lire ai contributi attuali e porterà il bilancio dell'Ente da 560 a 950 milioni di Lire. Se poi il nuovo Statuto non verrà ostacolato all'ultimo mo111ento,. si potranno aggiungere altri 100 milioni di contributi inglesi e tedeschi che porteranno il finanziamento estero a 167 milioni, cioè al 16%> circa del totale. Quando perciò si lamenta, nel corso dell'inchiesta, che non si hanno idee sull'avvenire della Stazione Zoologica possiamo rispondere che, tanto per cominciare, lo Stato italiano è deciso a fornirle la base per il suo finanziarnento ed è anche deciso a darle uno Statuto nuovo. Questo Statuto le consentirà di operare ( senza ipoteche cosiddette baronali, padronali o sindacali) al servizio della ricerca di tutti i paesi e della comunità nazionale in particolare. Solo così la Stazione Zoologica potrà attuare le proprie scelte senza incatenare la ricerca a temi troppo limitati e non conformi alla propria vocazione, 111asenza dare credito al tempo stesso ad iniziative velleitarie o diìettantistiche, come troppo spesso è accaduto nel passato. La libertà non consiste infatti nel fare tutti ciò che si desidera (e questo lo sapevano i filosofi ed i ricercatori dell'ottocento), ma nell'operare scelte consapevoli e conformi, nel caso particolare della Stazione Zoologica, ai fini ed alla logica superiori della ricerca nell'ambito della società in cui viviamo. E questo non significa affatto, come si tende ad insinuare, una preclusione àlla ricerca spontanea, ma semplicemente una preclusione al dilettantismo (che potrebbe avere buon gioco qualora difettassero le cognizioni di base al livello direzionale) ed una preclusione ad ogni forma di clientelismo (troppo facile quando difettano i controlli). Non possiamo infatti dimenticare che la Stazione Zoologica sta utilizzando danaro che la comunità nazionale dedica alla ricerca sottraendolo a destinazioni non meno fondamentali. Di questo deve essere cosciente ogni ricercatore veramente libero e perciò consapevole dei propri doveri. Ed ora parlerò dello Statuto, cominciando con lo sgomberare il terreno dall'accusa che ne avrei ritardato l'approvazione allo scopo di inserire un articolo che consenta la nomina a Direttore di un professore universitario, e in particolare di me stesso. Intanto la Vinciguerra, con la precisione a senso unico che caratterizza l'inchiesta, informa l'ignaro lettore che, secondo l'art. 10 dello Statuto, « si stabilisce che il Direttore deve essere un professore universitario ». Tanto per cambiare, debbo dire che questa affermazione non corrisponde a verità perché il suddetto 108

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