REPLICHE L'Acquario fra i marosi di Guido Bacci ,:. Quando si profilò lo scioglimento del Consiglio d'Amministrazione della Stazione Zoologica di Napoli, nei primi mesi del 1967, le due maggiori riviste scientifiche del mondo, cioè « Nature » e « Science », commentarono la situazione con osservazioni e titoli di questa intonazione: « La situazione a Napoli (cioè nella Stazione Zoologica) è sempre disperata, mai seria »; « La Stazione Zoologica di Napoli: una crisi all'Italiana ». John Walsh redasse per,< Science » la « Crisi all'Italiana» (era stato proiettato da poco « Divorzio all'Italiana ») ed osservò che i precedenti della crisi avrebbero potuto servire di spunto ad un bel romanzo. Gli elementi patetici, romantici ed anche pastorali abbondano infatti nel suo articolo ed i protagonisti si muovono sullo sfondo di un sindacato rosso ogni giorno più arrogante, di un an1biente universitario voglioso di potere, di ricercatori irrequieti e disuniti, mentre si profilano minacce sempre più aperte alla cosiddetta libertà della ricerca. « L'Acquario fra i marosi » di Claudia Vinciguerra ha presentato ora ai lettori di « Nord e Sud » un'inchiesta che prende le mosse da una narrazione agiografica alquanto inesatta, sviluppa largamente alcuni spunti emotivi e se ]a prende con il Commissario, bersaglio facile e, per così dire, obbligato, nel quale si incarnerebbero le ambizioni degli am- 'Jienti accademici e baronali. Egli avrebbe ritardato l'iter del nuovo Sta- ·:uto per assicurarsi una poltrona (ahi, quanto scomoda!) di futuro direttore, osteggia e reprime una serie di nobili iniziative, è succube del Sindacato (difetto che avrebbe in comune con il suo predecessore), minaccia di chiudere la biblioteca (forse è un masochista) e infine dice male di Croce. A un certo punto la dr.ssa Vinciguerra lascia parlare il Commissario « a ruota libera», ma il Commissario è costretto a dichiarare che la dr.ssa Vinciguerra « riferisce >> a ruota libera, come gli sarà facile dimostrare. * Commissario alla Stazione Zoologica di Napoli. La «replica» che qui pubblichiamo si riferisce all'inchiesta apparsa sul numero 212-213 (Luglio-Agosto) della rivista. 105
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==