Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

REGIONI Trasporti, Mezzogiorno e Regioni di Mario Del Vecchio La programmazione e lo sviluppo di una politica dei trasporti, per le esigenze che ogni giorno ciascun cittadino può verificare sotto i propri occhi, non possono che essere perseguiti in tempi brevi e nel modo più definito possibile. Molto limitato ci sembra, quindi, lo spazio che l'on. Andreotti ha dedicato, nelle esposizioni programmatiche del suo Governo, alla « politica dei trasporti », laddove il presidente del Consiglio dei Ministri, dopo aver affermato che « maggiore armonizzazione deve essere programmata ed attuata tra strada ferrata, strade, vie marittime e aerovie », ha soggiunto che « la politica dei trasporti sarà ideata e sviluppata in coordinamento con l'assetto del territorio e con i problen1i dei lavoratori e degli studenti pendolari nelle grandi città ». Che la politica dei trasporti - più che «ideata» - debba essere programmata e sviluppata con la dovuta tempestività, lo richiede innanzi tutto il forte incremento dei flussi di traffico, sia nel settore viaggiatori (+. 43%) che in quello merci ( + 25<}u), verificatosi nel quinquennio 1966-1970, come si rileva anche nel programma economico nazionale 1971/75. Gli interventi nel settore, spesse volte scoordinati e di natura particolare, non sono riusciti a ridurre, però, il divario tra volume di traffico e livello del servizio, mentre gli investilnenti nelle infrastrutture sono di gran lunga inferiori anche alle indicazioni del primo programma economico nazionale. Pertanto la situazione attuale presenta ancora notevoli carenze e distorsioni nel sistema dei trasporti e delle comunicaz1on1. La mancanza di collegamenti trasversali fra le direttrici costiere; la insufficienza di collegamenti ferroviari e stradali con i valichi, principalmente nell'Italia Nord-orientale; la insufficienza dei collegamenti portivalichi; la condizione di arretratezza dei porti rispetto alla evoluzione dei traffici e delle tecnologie del trasporto marittimo; le crescenti disfunzioni del traffico nelle aree metropolitane, rappresentano tutte insieme le principali carenze finora individuate. In. particolare, nel documento programmatico preliminare al programma economico nazionale, per quanto concerne le comunicazioni nelle aree metropolitane è posto in 89

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