Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Adolfo De Cecco urbana individuando le funzioni di interesse comprensoriale e procedere a scelte di localizzazione all'interno del comprensorio in ragione delle caratteristiche del territorio e della sua struttura insediativa. In particolare la fascia balneare del C01nprensorio frentano, che può offrire un ambiente di rilevante interesse naturale e culturale e la possibilità d1 un rapidissimo contatto con l'alta montagna (Maiella), può aspirare a soddisfare una notevole domanda turistica. È prevista, infatti, nella piana di Fossacesia l'attrezzatura di un centro turistico, unico ubicato 1n pianura, alle spalle del tratto di costa, dove si può raggiungere la massima densità di turismo balneare. La « Sangro Chimica S.p.A » nella sua relazione, in merito ancora alla localizzazione dell'in1pianto, riporta un passo dello studio del prof. Marce11o Vittorini pubblicato nel Libro bianco sulla natura, edito a cura del C.N.R., e pone in particolare risalto l'affermazione secondo la quale « solo nell'Italia Centrale può essere comprensibile la creazione d1 nuovi complessi di raffineria». Ma volutamente si ignora il passo precedente dove è detto che « nell'area meridionale è da prevedersi lo spostamento verso zone interne degli attuali complessi costieri». La « Sangro Chimica», « seriamente preoocupata » del futuro fabbisogno di prodotti petroliferi in Italia, ritiene utile investire 70 miliardi nella piana di Fossacesia per contribuire con i suoli 7.000.000 tonn/annue di prodotto greggio da trattare, al risanaincnto della prevista carenza di lavorato! Evidentemente si jgnora che il rapporto tra consun10 interno e capacità di raffinazione nei paesi europei era negli ultimi anni il seguente: Belgio 0,79; Francia 0,63; Germania 0,89; Italia 0,33; Olanda 0,59. Se le richieste presentate negli ulti1ni anni dalle industrie petrolifere venissero accolte, la capacità di raffinazione diventerebbe, in Italia, pari a 180 miliardi di tonnellate all'anno complessive, corrispondenti a pjù del 300% dell'attuale consumo interno. « L'Italia - dice ancora Vittorini - sta diventando una gigantesca raffineria, cioè, in parole povere, la concimaia del Mediterraneo. con costi sociali enormi scaricati sulla collettività, e questo ad esclusivo vantaggio dei 'magnati del petrolio'. Questa 'corsa alla raffineria' che ,si verifica in Italia non è forse provocata dal fatto che il nostro è il paese di Bengodi per l'evasione fiscale - più o meno legalizzata - del settore?». Analogo problema del fabbisogno futuro la « Sangro Chimica» si è posta per l'Abn1zzo e il Molise: di qui la scelta territoriale; infatti, la suddetta Società, in data 6.12.1971, ha presentato al Ministero dell'Industria domanda intesa ad ottenere la concessione di installare e gestire il deposito di olii minerali SIF in Pomezia ( 13,8 miliardi per l'impianto e una spesa annua di circa 2,65 mil. per la gestione) da collegare mediante oleodotto alla progettata raffineria di Fossacesia; prevede inoltre, due terminali marini; uno dei quali consiste in una piattaforma distante km. 4 dalla costa che dovrà servire con apposite tubazioni sia per lo scarico di parte dei 7.000.000 di tonnellate annue di greggio, che per il carico di 3.500.000 annue di prodotti finiti in partenza (3.000.000 di combustibile e 500.000 di prodotti bianchi). 86

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