Massimalismo, trasformismo, riformismo di Aldo Garosci Che l'odierno riflusso di voti e di paure verso l'estrema destra (o, nel caso migliore, sulla « diga » democristiana) debba molto a un qualche genere di massimalismo, credo sia ormai convinzione largamente diffusa. Per uno strano caso, credo di ricordare come, alla vigilia delle elezioni del 1968 se ne avvertissero i primi sin tomi. Nel corso di una di quelle interminabili riunioni della pletorica direzione del Partito Socialista Unificato a cui mi avvenne di partecipare, fu espresso da qualcuno, e se non vado errato proprio da Nenni, il parere che non si potessero pretendere le riforme tutte in una volta e subito, di fronte agl'intralci di un partito alleato e svogliato, alle lunghe abitudini acquisite dall'apparato dello Stato, al tortuoso iter parlamentare, e via dicendo; e quel qualcuno parlò di un riformismo estremistico, astratto, massimalistico. Fernando Santi, che alla oratoria populistica e popolare univa una buona dose di arguzia, rispose con un discorsetto çhe ci divertì tutti, sottolineato da molte risate, affermando che in vita sua gli era capitato di sentir parlare di molti massimalismi, ma che per la prin1a volta gli toccava di sentir parlare di un massimalisn10 riformista. Non ne dispiaccia alla memoria di Fernando Santi, pure il fenomeno cui abbiamo assistito, in modo massiccio, in questi ultimi tempi (parlo in particolare del periodo che ha avuto termine con le elezioni di maggio) è proprio quello del massimalismo riformista. E non dovrebbe esser cosa da stupire. In effetti, che cosa è in sé il massimalismo? Forse un piano o una volontà rivoluzionaria? Al contrario, il massimalismo consiste in una velleità, nel tener viva una prospettiva estrema, che si considera la sola reale, pur nel corso di un'operazione politica in cui si sa che tale prospettiva non può essere realizzata, e soprattutto senza approntare i mezzi, morali e materiali, fisici e costituzionali, che potrebbero condurre al parziale conseguimento dei fini che si affermano preminenti. La categoria « massimalismo » si applica 6
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