Bruno Visentini in questa stessa sede di conversione in legge del decreto-legge che stiamo esaminando. I o convengo, cioè, nel ritenere che non si possa andare ad un puro e semplice rinvio, ma che occorra, in materia di imposta complementare e soprattutto in materia di Cl e di C2, che· si dia vita ad un reginze transitorio tale da rendere più sopportabile il sistema attuale. Mi pennetta infine di riclziarnare l'attenzione su un punto che considero molto importante. Lo faccio nuovamente in questa sede, non avendo avuto finora, al riguardo, 1nolto ascolto. Ho prima accennato a quel che avverrà col passaggio dall'JCE' all'IVA, in materia di eliminazione dell'in1.posta di conguaglio all'hnportazione. Tutto ciò accadrà contestual1nente all'eliminazione dei rin1horsi ICE all'esportazione. Cioè dal 1° gennaio '73 cadranno i rùnhorsi ICE all'esportazione e cadrà l'imposta di conguaglio. Siccome in sede conntnitaria (e rai limito a dire questo, data la delicatezza dell'argomento) si affenna che i rhnborsi ICE e l'imposta di conguaglio non sono soltanto rimborsi di ICE effettivamente compresa nei prodotti (né soltanto imposta compensativa di ICE compresa nei prodotti) ma che essi contengono rispettivamente un premio all'esportazione e un'ùnposta doganale all'imposizione (che supponiamo del 3-4 per cento) dobbiamo chiederci: cosa accadrà con l'entrata in vigore dell'IVA? Per le in1.portazioni, ho già detto prima. Il prodotto italiano si troverà in situazione notevolmente peggiore, in rapporto alla situazione attuale, nei confronti del prodotto estero che entrerà in Italia: e ciò anche per gli altri motivi relativi alla s'truttura dell'IVA, cui ho accennato. A sua volta, l'esportazione italiana, che oggi gode di quei ri~nborsi che la CEE afferma essere in parte un pre1nio all'esportazione, si troverà svantaggiata. In pratica, supposto che tutto ciò si debba valutare nell'ordine del 3 o 4 per cento, questo fatto equivale ad una rivalutazione della lira del 3 o del 4 per cento nei rapporti commerciali con l'estero: questa è, economicamente, la realtà del fatto. Nel 1951-52, realizzata la liberalizzazione degli scanzbi - provvedimento coraggioso, che pern1.ise di compiere enorn1.i progressi alla nostra economia, anche rispetto al mondo economico internazionale - l'onorevole Vanoni, allora ministro delle finanze e il n1.inistro del commércio estero, introdussero il correttivo dei rùnborsi fiscali all'esportazione e dell'imposta di conguaglio all'importazione. Praticamente, per quella parte che non corrispondeva esattamente all'imposta sull'entrata incorporata nel prodotto, si trattò di una corrispondente svalutazione della lira nei rapporti comn1.erciali con l'estero. Oggi, ripeto, l'eliminazione di questi due fatti (i rimborsi ICE all'esportazione e l'imposta di conguaglio all'in1.portazione) portano la conseguenza di una rivalutazione 76
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==