Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Bruno Visentini verrà completamente depurato. Così il produttore italiano si troverà in situazione di assoluta parità rispetto ai produttori esteri che vendono in Italia e quindi verrà a cadere una protezione indiretta di ordine fiscale di cui per le ragioni esposte beneficiano attualm.ente i prodotti industriali italiani, in una misura valutabile tra il 4 e il 7 per cento del prezzo finale. Prescindendo dunque dal caso dell'importazione diretta (che indubbiamente ha dimensioni limitate) e tenendo conto del fatto che la maggior parte delle importazioni ha luogo attraverso intermediari, se ne deduce che con l'entrata in vigore dell'IVA vi sarà un'importazione estera più concorrenziale con i prodotti italiani, il che farà diminuire i prezzi. È, questo, un elernento ulteriore che riduce le preoccupazioni su possibili aumenti dei prezzi in conseguenza dell'entrata in vigore dell'IVA. Che poi la situazione con1plessiva del paese sia quella ben nota e già oggi, senza riferi111enti alle innovazioni fiscali bensì per ragioni di ordine econon1ico generale e nzonetario, si stiano detern1inando aumenti di prezzi, ciò non può essere imputato all'IVA, la cui entrata in vigore non ha ancora avuto luogo. Ritornando ora al decreto-legge del quale ci stian10 occupando, dobbiamo tenere presente che esso si applica ormai da quasi due mesi. Di ciò dobbiamo prendere atto, per trarne le necessarie conseguenze. Ci piaccia o non ci piaccia questo decreto ( ed io ritengo che esso abbia notevolissime in1-perfez.ioni): non è possibile, quasi due n1.esi dopo la sua entrata in vigore, modificarne la struttura in 111.odoche nei prossimi cinque mesi e fino all'entrata in vigore dell'IVA. vi sia un. regime ancora diverso. Il provvedin1ento che ha rinviato di sei 111esil'entrata in vigore dell'IVA ha dovuto, ancora una volta, affrontare il problema del regime transitorio nella fase di passaggio dall'imposta generale sull'entrata a quella sul valore aggiunto. Secondo 1ne le scelte compiute non sono state tra le più felici; tuttavia ragioni di stabilità e di certezza dei rapporti impediscono che il regime attualmente in vigore, quale risulta dal decretolegge, possa essere nuovamente nrodificato nel periodo che intercorre di qui all'entrata in vigore dell'IVA. Sia1110dunque di fronte, a n1io avviso, non ad una alternativa fra possibili scelte, ma ad una s'oluzione obbligata. È dunque necessario approvare al più presto e senza ulteriori mutarrtenti questo decreto-legge. · Mi sia consentito svolgere ora alcune considerazioni sulle nonne transitorie. Va detto, a questo riguardo, che il decreto-legge che è al nostro esame non ha tutte le colpe, perché, se sotto certi aspetti esso appare una sorta di mostriciattolo, si deve riconoscere che esso ha dei genitori 70

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