Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Editoriale dovrebbe significare ritorno al senso di responsabilità per chiunque abbia a cuore le sorti di questa repubblica. Ci sembra che, dinanzi a questi fatti, la proposta repubblicana di un governo di emergenza a cinque, dai liberali ai socialisti, avrebbe dovuto meritare da parte delle sinistre democristiane e degli stessi sociaUsti una n1aggiore attenzione. Queste sinistre democristiane e questi socialisti han.no prima messo in crisi il centro-sinistra proponendo « patti coçtituzionali » e « nuovi equilibri», poi hanno detto di no al governo di emergenza, per infine dover bollare il governo Andreotti come il governo della svolta a destra. Noi non ci siamo mai, a differenza di altri, fatti soverchie illusioni sulla vocazione di sinistra dell'on. Andreotti, ma dobbiamo purtuttavia riconoscere che questo. gover1lo ha significato ad un certo punto lo sbocco abbligato della crisi,. se è vero che tutte le altre situazioni erano state bocciate da socialisti e sinistre democristiane. Per questo motivo ci asteniamo dal dare un giudizio su questo governo, che se ad un certo punto ha rappresentato l'unica via per uscire dalla crisi, non rappresenta certo una via che sicuramente porta lontano. Di qui anche l'importante funzione che il PRI, stando disciplinatamente n't?-llamaggioranza ma fuori del governo, può e deve svolgere come punto di riferimento per tutte le forze democratiche durante e dopo la stagione d8i congressi. Perché anche all'indomani del congresso socialista potrebbero essere ancora attuali quelle soluzioni di emergenza prospettate dai repubblicani e che non solo i socialisti, ma anche le sinistre democristiane «che accettlindole avrebbero potuto svolgere un ruolo po~itivo a breve o a media scadenza nei confronti del PSI» non hanno voluto prendere in considerazione. Le sinistre dernocristiane, infatti, denunciano come governo di restaurazione centrista quello nel quale non sono volute entrare, ed al quale promettono soltanto la disciplina di partito, salvo a violarla, con1e ha fatto Donat Cattin, alla prima prova indicativa: salvo a violarla per poter provocare l'inquinamento della maggioranza e protestare contro questo. inquinamento dopo averlo provocato. I partiti democratici e i repubblicani in particolare, che si sono attenuti e continueranno ad attenersi al promesso impegno di osservare la disciplina di maggioranza e di farla valere a confronto della disciplina di partito promessa e già non mantenuta dalle sinistre democristiane, devono essere consapevoli del fatto che l'isolamento dei fascisti passa anche ·per la corresponsabilizzazione dei liberali nell'azione di governo, intesa, questa azione, come impegno comune di tutte le forze democratiche a portare il paese fuori dalla situazione di emergenza. Ma bisogna altresì essere consapevoli del fatto che se non è lecito né possibile riproporre 4

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