• CRONACHE MERIDIONALISTE Il Sud nel sistema economico italiano ed europeo di Pasquale Saraceno (da « Almanacco del Mezzogiorno i.) 1. La tnaggiore novità della irnpostazione data alla questione meridionale nel nllovo sistema di rapporti detenninatosi nel nostro Paese con la fine del conflitto risiede certamente nel fatto che il problema del Mezzogiorno non viene più concepito come un fenomeno particolare del nostro Paese; giova a questo riguardo ricordare che prin1a di allora non si andava in genere oltre la denuncia del fatto che all'interno della società italiana v'era una parte straordinariamente arretrata nei cui riguardi s'invocavano speciali iniziative. Tali iniziative, pur proposte in tennini molto vari a seconda delle concezioni che animavario le diverse correnti, avevano in comune, mi sembra, il pensiero che la questione meridionale comportava un onere e che le iniziat ·ve proposte rispondevano non tanto a calcoli di convenienza economica, quanto a considerazioni di ordine politico e sociale proprie del nostro Paese; oltre ai terremoti, alle alluvioni, alla malaria e ad altri 1nali nazionali vi era anche una questione meridionale. Le relative provvidenze non potevano quindi non con1portare un onere che gravava sullo sviluppo economico del Paese distorcendo quella che sarebbe stata la linea ritenuta sana del suo progresso economico. Questa concezione viene superata dai nuovi sviluppi che, dopo la fine della ricostruzione po t-bellica, hanno luogo sia nell'azione politica, sia nel pensiero economico di un gran numero di Paesi; nel nuovo quadro econonzico-sociale emerso con la fine del conflitto, viene respinta la sciagurata concezione della divisione del lavoro tra Paesi industriali e Paesi agricoli, si constata la crescente poverta delle zone non industrializzate, nonché la incapacità del 1neccanismo di mercato di avviare e sostenere un processo di sviluppo economico sufficiente per dare in1piego a im111enseforze di lavoro altrimenti condannate a non avere alcun utilizzo. E in base allo stesso sistema di pensiero si ammette che all'interno degli. stessi Paesi industrializzati vi sono divari di sviluppo economico la cui eliminazione non può essere attesa dal meccanismo di 1nercato. E, eia che più interessa sottolineare, in. ambedue i .casi, a parte considerazioni di ordine politico, si sottolinea la convenienza economica a dare un maggior utilizzo alle forze di lavoro disponibili e viene quindi piena37
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