Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Ernesto Mazzetti e Fabio Felicetti fra breve saranno raddoppiati di numero. L'impressione che si prova entrando in questo vastissimo recinto percorso in ogni senso da binari, irto di enormi tettoie, di arditissime torri n1etallicbe, di grandiosi forni donde il metallo esce a ruscelli, di innumerevoli officine elettriche e gremito di grandis,simi ordigni che operano con una disciplina e un'armonia meravigliosa di movimenti, è una straordinaria impressione di forza, di ardimento. Qui cade definitivamente la leggenda della mollezza rassegnata dei partenopei, e l'anima si rie1npie di un profondo sentimento di grandezza, di austerità, e si allieta al pensiero che tanta operosità non può non tradursi in una quantità di benefici nell'economia di tutto il paese ». In un'altra parte dell'articolo è detto: « L'inaugurazione dell'Ilva dai magli possenti, dai crogiuoli titanici entro cui cola come simbolo di vita il metallo incandescente, destinato a trasformarsi in ricchezza, è un primo grande avvenimento che fa pulsare di attività giovane e gagliarda le irrigue terre flegree. Fra pochissimi anni avremo, a breve distanza dalla sonante cintura di quell'opificio, un'altra inagurazione che sarà l'inizio di superbi progressi: la testa di linea della Direttissima per la Capitale ». Così conclude l'editoriale: « La festa dell'Uva racchiude in sé, quindi, fra le altre significazioni, più che un augurio una sicura promessa di nuove conquiste, serbate alla giovane attività di questa città che si rinnova e si tempra alla scuola del dovere e delle feconde lotte ». Alla cerimonia prendono parte oltre quattromila persone; di alcune centinaia, il cronista cita scrupolosamente i nomi. A bordo di quindici piccoli treni visitano le varie zone del complesso. Alle 10,30 giunge il Duca d'Aosta: « non appena sceso dall'automòbile fu accompagnato ad un treno speciale interno, ove 1nontò sul secondo carro con i ministri e le principali autorità. In altri tre carri erano varie distinte signore e signorine, la stampa, molte notabilità delle industrie e i deputati Arlotta, Angiulli, Di Bugnano e altri ». La visita è lunga; i dirigenti illustrano le fasi del ciclo produttivo, e tutti restano trasecolati di fronte allo spettacolo di forza e di vitalità costituito dal fluire del metallo arroventato. « Molto impressionante - è il giudizio del cronista - la discesa del carbon coke incandescente, carne un getto di lava vulcanica ... Si levano grida di ammirazione quando più in là si assiste alla colata della ghisa fusa, la quale man mano è raccolta in enorn1i recipienti refrettari caricati su di un treno elettrico, e portata via per le ulteriori operazioni di raffreddamento ». Lo stabilimento si estende su una superficie di 1.200.000 metri quadrati, i padiglioni occupano 115.000 metri quadrati, la rete ferroviaria ~ di 40 chilo1netri, il pontile per l'attracco dei n1ercantili è lungo 350 me238

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