Un'industria e un quartiere alla periferia di Napoli La legge del 1904. - Per quanto concerne l'iter parla1nentare della legge, essa fu approvata 1'8 luglio anche dal Senato, con 231 voti. La notizia è pubblicata su due colonne, nella terza pagina de « Il Mattino »: vi è soltanto un breve, generico resoconto della seduta. Napoli continua a restare indifferente, così come non aveva incoraggiato i primi tentativi di quei pochi politici di porre le basi per un dialogo in1pegnato, coerente, negli anni di passaggio tra l'Ottocento e il nuovo secolo. Sen1bra interessarsi solamente alle vicende del capitano Ercolesi, che trafuga documenti segreti per consegnarli ai francesi. Nelle prime -pagine dei quotidiani si legge ogni particolare sui motivi che hanno indotto l'Ercolesi al tradimento: la sua vita, quella della moglie, la carriera militare del capitano, i suoi vizi, le responsabilità sue e quelle dei diretti superiori, gli echi negli ambienti politici e nell'esercito; l'indignazione del paese espressa negli editoriali. Quando si attenua la vicenda Ercolesi, si dedicano vistosi titoli agli sviluppi della guerra russo-giapponese, alle battaglie intorno a Port Arthur, alle conseguenze che potrà avere sul piano diplomatico l'aggressione subìta da un gruppo di studenti italiani a Innsbruck. Su Napoli sen1bra incombere un ineluttabile destino. Dopo le dispute in Parlan1ento, esiste ori:nai lo strumento per ca1nbiare le sorti della città, 1na le prospettive tardano a realizzarsi, le speranze a tradursi sul piano concreto. È una lotta da cui per il mo1nento non si esce vincitori: ci sono remore, contrasti, il disjnteressc di troppi; mancano il coraggio e lo spirito di avventura degli imprenditori. Il rapporto braccia-posti di lavoro non migliora di molto nei pri1ni dieci anni del secolo: i disoccupati sono decine di migliaia, gli addetti all'industria censiti nel 1911 sono 55.610, le imprese 4.399. Cifre di rilievo in valore assoluto, ma basse in relazione agli effettivi di popolazione. Rispetto agli accertamenti della Regia Con1missione nel 1901, l'incremento risulta assai modesto, e in più è da tener presente che del totale degli addetti alla industria, circa quarantamila svolgono un'attività che non può essere consid rata a carattere continuativo. Oriente e occidente. - In questa realtà in cui affiorano tenui fermenti innovatori sul piano dell'iniziativa imprenditoriale, ma sostanzialmente ancora cristallizzata, l'unico, vero elemento innovativo è costituito dal sorgere dello stabilimento dell'Ilva a Bagnoli. La fabbrica diventa il fulcro dello sviluppo di una zona ai margini della città, che nessuno aveva mai pensato potesse avere un avvenire industriale. La Napoli industriale, nei progetti e nelle istituzioni di tutti, doveva stendersi a oriente: la collina di Posillipo ei:-aun confine naturale tra vecchio e nuovo, tra un 235
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