Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

I Regi Lagni le precipitazioni più intense determineranno negli alvei portate vieppiù an1pie, poiché la superficie comunque impermeabilizzata della pianura - si consideri anche la rete delle strade, ben più fitta che nel recente passato - è destinata ad espandersi 28 • Gli antichi canali ideati dal Fontana non potranno così seguitare ancora per molti anni a percorrere il Piano Can1pano secondo l'odierno schema: radicali interventi di ristrutturazione sono improcrastinabili. IV. Approfondiamo ora alcune delle considerazioni e dei problemi cui si è accennato fin qui sommariamente, e cerchiamo di evidenziare meglio ·le possibili soluzioni. Gli insediamenti industriali, specie 1nedi o cospicui, non dovranno certo sottostare al rischio di allagamenti, che sono altresì un impedimento ricorrente alle attività agricole. Nemmeno queste ultime, tuttavia, potrebbero sopportare questi eventi straordinari, ma costanti, una volta che fossero introdotti nuovi ordinamenti agrari, di impianto più oneroso. D'altro canto già si è calcolato in circa 880 milioni di lire annui il danno apportato all'agricoltura attualmente praticata nella regione dalle acque fuoruscenti dal lagno maestro per scavalcamento o rottura degli argini e, comunque, per le complessive carenze dell'intera rete di canali 29 • Le portate di piena, come quelle di magra, sono destinate ad accrescersi, perché: a) con ordinamenti colturali più produttivi nasce la necessità di un più pronto drenaggio delle acque pluviali, conseguibile col riordinamento delle reti di scolo confluenti nei Regi Lagni; b) le industrie abbisogneranno di adeguate reti di fogne, per allontanare le acque dalle aree occupate; e) le piogge che cadono sui centri verranno anch'esse presumibilmente scaricate nei Lagni ( già oggi le acque pluviali urbane seguono questa via, ma numerosi agglomerati difettano di adeguate reti di fogne pluviali, che però saranno realizzate o con1pletate in un futuro assai prossi1no); d) il nuovo Acquedotto Can1pano ha assicurato maggiori disponibilità idriche e quindi, pure in connes ione al sorgere di poli industriali ed all'incren1ento demografico dei centri, le acque di risulta degli opjfici, o quelle di rifiuto domestico, dovranno essere im1nesse nei Regi Lagni in qualsiasi periodo dell'anno, anche asciutto. Quest'ultimo aspetto della questione va messo accortamente a fuoco, dal momento che la sua risoluzione può comportare un radicale mutamento della tradizionale funzione dègli antichi canali. I rifiuti li28 G. Avouo DE MARTINO - C. VIPARELLI - M. VrPARELLI, op. cit .. p. 13. 29 Il computo è contenuto nella citata relazione Barra Caracciolo--Leone-Caméra. 227

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==