Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

L'età dell'ambiente che gli aspetti econom1c1, culturali, scientifici e tecnici hanno trovato una loro collocazione. Il motivo per cui l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (interes- -sate da un ventennio, mediante Agenzie specializzate, ai principali problemi arnbientali) abbia voluto convocare una conferenza ad hoc, deve ritrovarsi nell'incombente esigenza di rinforzare opportunamente l'azione fin qui svolta. Nel preambolo della Carta delle Nazioni Unite, figura d'altronde la dichiarazione per cui i vari paesi 1nembri s'impegnano « a favorire il progresso sociale e ad instaurare le migliori condizioni di vita»; a sua volta il primo Articolo dichiara che uno dei principali scopi delle Nazioni Unite è quello di « realizzare la cooperazione internazionale risolvendo i problemi internazionali d'ordine economico, sociale, intellettuale, o umanitario ... ». La stessa Dichiarazione dei diritti dell'uomo contiene molti cenni riguardanti la vita ed il benessere dell'u1nanità; pertanto nel documento di cui si è accennato, reiativo al piano d'azione per l'ambiente si legge: « con la Conferenza del 1972 per l'Ambiente le Nazioni Unite hanno voluto aggiungere, pertanto, a questi obiettivi un nuovo significato ». Il discorso sull'ambiente ha assunto dunque i toni di una dichiarazione sulla condizione umana. Ciò ha portato ad uno « slittamento» della Conferenza verso quei problemi che costituiscono da sempre altrettante remore per la libertà: la fame, il bisogno, la paura, la guerra. Ne è derivato che, in maniera contenuta, nell'ambito ufficiale, e, senza veli, nel ·corso delle numerose manifestazioni che hanno accompagnato i lavori dei delegati (una specie di controconferenza ... organizzata), sono stati agitati problemi politici di fondo quali: gli effetti ecologici della guerra, la messa al bando degli esperime11ti nucleari, delle armi chimiche e biologiche, le conseguenze dell'arricchimento dei paesi industrializzati sulle condizioni dei paesi in via di sviluppo, le ripercussioni, nei riguardi dei paesi emergenti, della lotta contro l'inquinamento ambientale avviata dai paesi industrializzati, ed ancora: la fame, la miseria, la paura, il sovrapopolamento come cause principali delìa degradazione nella qualità della vita. Questi temj, tra l'altro, sono stati evidenziati nel discorso di Indira Gandhi, il cui notevole contenuto culturale è riuscito a sfumare con diplamatico garbo, « l'aggressività » insita n~gli stessi argomenti trattati, pur conservando la dovuta risolutezza nella denuncia. Le principali sollecitazioni alla convocazione della Conferenza, così come la sua i~postazione culturale e politica, sono scaturite dai paesi in via di sviluppo, la cui presenza, nell'insieme, ha dominato la scena. 195

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==