Luigi Mendia quella politica sarebbe proponibile per un problema la cui soluzione richiede: scelte di 1nodelli di vita, programmazione, impegni di bilancio ingenti, leggi speciali, regolamenti approfonditi, imposizioni fiscali straordinarie, penalizzazioni o incentivazioni, esecuzione di opere pubbliche, gestione e controllo del patrimonio e delle risorse naturali, formazione culturale, attività di ricerca, educazione dell'opinione pubblica, accordi internazionali? 1 A controprova vi è lo stato di deterioramento dovunque denunciato, conseguenza di una gestione an1bientale affidata alla tecnocrazia. Per quanto illuminata, infatti, la tecnocrazia non può prescindere dalla sua vocazione produttivistica che, finora, non sembra avere considerato le delicate interrelazioni tra sviluppo ed arnbiente. Il summit per l'ambiente si è riunito recentemente a Stoccolma dal 5 al 16 giugno in occasione della Conferenza sull'Ambiente umano promossa dalle Nazioni Unite. In precedenza si è svolto un intenso lavoro preparatorio curato da un apposito comitato con delegati di 27 paesi, tra cui l'Italia. Tale attività preliminare ha richiesto circa tre anni e si è sviluppata attraverso riunioni di gruppi di studio, seminari e conferenze, tenutesi in diverse parti del mondo, nonché attraverso l'esan1e di una vasta documentazione, preparata in particolare dalle varie Agenzie del'le stesse Nazioni Unite. Essa ha dato luogo all'elaborazione dei documenti di base sui quali la Conferenza stessa ha dovuto esprimere il proprio parere. Cio ha comportato ovviamente una serie di emendamenti, ma in linea di massima i principi contenuti negli elaborati di partenza sono rimasti gli stessi. I temi fondamentali presi in considerazione sono stati i seguenti: 1) Pianificazione e gestione degli insediamenti umani ai fini di assicurare la qualità dell'ambiente; 2) Gestione delle risorse naturali dal punto di vista dell'ambiente; 3) Individuazione degl'inquinamenti di riflesso internazionale e lotta contro questo tipo d'inquinanti; 4) Gli aspetti educativi, sociali e culturali dei problemi ambientali e la questione dell'informazione; 5) Sviluppo e ambiente; 6) Incidenze internazionali, sul piano organizzativo delle proposte di azione. Il condensato programmatico e risolutivo di tutta la Conferenza è costituito dal piano d'azione per l'ambiente, e dalla dichiarazione sull'ambiente un1.ano; quest'ultima definita anche come la Carta dell'an1bi~nte. Gli stessi temi prescelti chiariscono come l'impostazione dei lavori sia stata fondamentalmente di tipo politico; ed è in questo contesto t cfr. « Nord e Sud »: L'industria e l'ambiente, maggio 1969; e La sfida ecologica, aprile 1970. 194
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