Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Giuliana !111.artirani nel Sarthe, con 105 irnprese su un totale di 274 industrie di lavorazione ovocaprina operanti in Francia. Altri centri importanti li troviamo a Mazamet ( 45 « Mégisseries ») a Issoudun, Levroux e Millau. Le greggi francesi forniscono solo il 20% del fabbisogno delle « Mégisseries »; il resto proviene in parte dalle pelli importate a Mazamet, centro mondiale di dclanaggio, e in parte da pelli importate direttamente dalle « Mégisseries ». L'industria spagnola di « Curtidos », anch'essa ricca di antiche tradizioni, si è notevolmente sviluppata negli ultimi anni, imponendosi sul mercato internazionale, soprattutto per il carattere concorrenziale dei suoi prezzi. Complessivamente le esportazioni spagnole nel settore p~lli e cuoio rappresentano 1'11,58?/o del totale di importazioni di manufatti 44 • Dal 1968 al 1969 la produzione di suole si è accresciuta del 38 % e quella degli altri articoli, del 30%. Da ciò risulta evidente il notevole incremento produtivo di questo settore. Nel 1968 esistevano in Spagna 563 concerie 45 • Di queste 300 impiegavano fino a 5 operai, 225 avevano da 5 a 50 addetti, 25 da 50 a 100 addetti, 12 con un numero di addetti fino a 500 e infine 1 sola con più di 500 operai. I centri con 1naggiore concentrazione conciaria sono ubicati in zone di antica vocazione. La Catalogna presenta, al 1971, 70 imprese a Igualada e 28 a Vich 46 • Madrid, Valencia e Mallorca offrono anch'esse un elevato numero di imprese di « Curtidos » e « Acabados », e al Nord numerosi centri dedicati alla lavorazione conciaria li ritroviamo in Viscaya, a Lugo e a Oviedo 47 • A conclusione di questi appunti accenneren10 ad alcuni proble1ni cui l'industria conciaria deve far fronte. Le industrie conciarie si trovano generalmente, come si è visto, in prossimità di corsi d'acqua; esse, quindi, sono direttamente coinvolte, riguardo al problema delle acque di scarico, nei processi d'inquinamento. È chiaro che il problema deve essere affrontato con urgenza. Si potrebbe, in primo luogo, limitare al n1inimo il consumo delle acque, in quanto la depurazione di soluzioni concentrate è più vantaggiosa della 4~ M. PAi IKER, Caracteristicas Socio~economicas de la Industria del Cuero, A.Q.E.I.C., giugno 1971. 45 lbid. 4 6 « European Leather Guide», Bcnn Brothers LTD., London 1971. 4 7 MIGUEL VALLE GARAGURRY e FERNANDO ORTEGA Y AZCARATE, El Sector de la piel en Espana, in « Informaciém comercial espafiola », Ministero de Comercio n. 438, 1970. 188

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