Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Aldo Garosci di fede, una ispirazione etico-politica che conferiva loro pienezza e flessibilità. Successivamente, la mancanza di un bersaglio definito, come la tirannia, la crisi delle ideologie, gli stessi risultati di benessere, hanno logorato quelle premesse etiche (pensate, se volete, al Sud di Salvemini o di quando cominciò« Nord e Sud» e alla situazione odierna, squilibrata per tutt'altre ragioni e mi comprenderete). Senza una ispirazione etico-politica, senza la fede del capolega prampoliniano o del kibbuzista o del cospiratore russo del sottosuolo, non c'è riformismo possibile. I grandi maestri di vita eticopolitica, i Croce, gli Einaudi, i Salvemini, non sono stati sostituiti. I superstiti di quella generazione brillano talvolta più della luce di allora che di quella originale. La costruzione europea diventa sempre più un hoax, né compiuta né abbandonata, mentre nuove forze politiche e nuovi equilibri premono. Ma fuori di un clima etico-politico di entusiasmo non vi sono probabilità per un riformismo concreto. Lo provano a contrario i n1olti giovani tuffati ne]- l'avventura nichilista, che spregiano a priori il riformismo perché questo non gli ha offerto modelli di vita, esempi di sacrificio a cui riscaldarsi. Non essendo profeta e non avendo vocazioni carismatiche, non saprei dare un precetto immediato per rimediare a questo stato di cose. Ma da vecchio piemontese (figlio del resto di un emigrato da quello che allora era il nostro Sud mediterraneo, la Liguria), una cosa ho tratto dall'ambiente familiare, un insegnamento che si ricongiunge a quello più alto del maggio~ filosofo dell'età in cui ho vissuto. Ed è che se ciascuno di noi non può essere un capo un filosofo un poeta un santo, tutti siamo uomini con una ben precisa vocazione; e condursi con serietà nell'ambito di essa, riformisti o rivoluzionari che si sia, è servire l'innalzamento di ciò che abbiamo di più prezioso in noi. Mentre mentire a questa vocazione per il puro potere (e chi, in piccolo o in grande, non ha peccato, magari pensando di riprendersi poi, scagli la prima pietra), è spegnere quel dono che, piccolo o grande, a nessuno è negato. ALDO GAROSCI 16

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