L'industria del cuoio e delle pelli per limitate trasformazioni, quali scarpe e pelletterie in generale, a causa del monopolio da allora detenuto dall'industria tessile nella produzione vestiaria. È solo ai nostri giorni che si può ritrovare l'impiego della pelle in diversi campi, da quello dell'arredamento a quello dell'abbigliamento, oltre alle trasformazioni tradizionali. L'altra area italiana di antichi insediamenti conciarii, Solofra, nella Bassa Irpinia, sviluppò un'importante attività di cui abbiamo notizia già dal XVI sec. 11• N·e1 XVII sec., a seguito degli sviluppati scambi con il Maghreb, quest'area trovò la sua specializzazione nella produzione di un particolare tipo di pelle dorata, « l'oro pelle », e l'introduzione della concia dei « marocchini » 12 • Anche in Italia, come in Francia e in Spagna, ci troviamo dunque di fronte a regioni di antica concentrazione del settore. Ruoli determinanti svolsero, per i centri di cui si è parlato, i corsi d'acqua esistenti; il Dadou a Graulhet, il Ter a Vich, la Gar,fagnana e l'Arno nell'area pisana, il torrente La Solofrana nella città irpina. Altro fattore determinante fu la vicinanza a luoghi di raccolta del materiale grezzo, dislocati in aree geografiche n1olto adatte all'allevamento ovocaprino. Abbiamo voluto dare alcuni esen1pi di antichi insedian1enti in quelle stesse zone dove oggi esistono concentrazioni conciarie per provare che quanto detto dallo Chardonnet, a proposito dell'industria tessile e dell'inerzia indotta che ne ha determinato l'odierna presenza in alcune regioni europee, è valido anche per la moderna industria conciaria. Potremmo affermare, come lui, che l'industria conciaria « esiste in numerose regioni europee dove ora non ha alcuna ragione di essere ». Solo rifacendosi a « una tradizione artigianale ereditata da un antico passato » e all'esistenza di una manodopera ormai specializzata si può giustificare la presenza di insediamenti conciari là dove il materiale grezzo risulta ridotto. « L'industria del cuoio europea riesce a coprire in misura del 60% con pelli di provenienza nazionale il proprio fabbisogno di pelli grezze, mentre il 40% viene importato dai paesi d'oltremare » 13• Oltre alla ca11 Da una relazione fatta dal R. Tavolario Basso il 9 ottobre 1587 risultava l'esi tenza di 51 concerie nella zona di Solofra. . 12 L'introduzione dell'oro pelle fu operata dai fratelli Ettore e Giovanni Sabato Troisi nel 1625 e quella dei marocchini nel 1640 da Giovan Matteo Troisi mentre quella delle pelli e dei marocchini colorati da Tommaso Donato nel 1685. 13 A. BLAZEJ, prospettive di potenziamento della produzione del cuoio, Atti del XII Congresso della I.U.L.C.S. - Praga 1971, in Cuoio pelli materie concianti, NapoliTorino, Ottobre 1971, voi. 47. · 165
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==