Giuliana Martirani centri presenti fin dal Medio Evo con insediamenti conc1an, è compito degli storici accertare 7 • In Italia, di almeno due aree ben circoscritte si può provare l'antica vocazione conciaria: l'area pisana e quella solofrana. La zona circostante Lucca e Pisa, per la vicinanza alla Garfagnana, alla strada che dal Nord scendeva a Roma, oltre che per l'attività mercantile della Repubblica Marinara, godette di un notevole sviluppo di questa lavorazione. Per effetto del protettorato imposto da Pisa al Nord della Sardegna e in seguito all'ampliarsi delle sue relazioni con il Maghreb, si ebbe, infatti, la possibilità di approvvigionamento, a prezzo competivo, di pelli e pellicce grezze, che, dopo essere state conciate e lavorate, trovavano sbocco nel mercato locale nonché in quello di esportazione 8 • Dal registro fiscale del 1228, a Pisa, accanto a 147 notai e uomini di legge, a 346 rivenditori di prodotti alimentari, si rileva l'esistenza di ben 305 artigiani di cuoio, pelli e pellicce. A S. Gimignano, nella stessa epoca, i pellettieri venivano, per numero, subito dopo i fornai 9 • A tale data ancora non comparivano gli artigiani della lana, che cominceremo a vedere negli ateliers fiorentini intorno al 1250, impegnati nelle operazioni di affinamento e preparazione della lana grezza. In questo periodo, infatti, a causa dei continui contatti con il Maghreb, si iniziò l'importazione della lana del Garbo dal Nord Africa; contemporaneamente, ad opera dei maestri dell'arte di Calimala, stoffe pesanti furono importate dalle Fiandre. Ebbe inizio la grande fioritura dell'industria tessile, che poco alla volta soppia~1.tò la già fiorente lavorazione conciaria, condizionando, con il mutare della moda, prima il gusto dei ceti più elevati e in seguito quello di una sempre crescente parte della popolazione. Così a Siena, già nel 1280, i vestiti in pelle o pelliccia erano riservati ai ceti bassi, ai rustici e ai religiosi; n1entre la borghesia si serviva delle pelli solo per accessori (cinture e scarpe). Per questo stesso sostituirsi del tessuto al cuoio, in Sicilia i cuoiai richiesero ed ottennero una riduzione della tassa sul loro prodotto 10 • La pelle conciata e rifinita, quindi, da materia prima di trasformazione plurima divenne, e lo restò per molti secoli, materia prima solo 7 El ram de la pell a Vich, Ramon Genis. Pubblicazione a cura del « Patronat d'estudis Ausonencs ». s J. HEERS, La mode et les marchés de draps de laine in « Annales de Géographie » n. 5 sett.-ott. 1971. L'A. dà inoltre notizia di tecniche differenti usate dai conciatori: per la più difficile clientela estera concia ad acqua fredda con bagni di mirto; per la meno esigente clientela locale concia ad acqua calda con mordenti più attivi e meno cari. 9 J. HEERS, art. cit. 10 J. HEERS, art. cit. 164
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