Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

L'Europa dell'etilene di Tullio d'Aponte Per comprendere la strategia dell'industria europea dell'etilene è indispensabile approfondire alcuni problemi tecnici che condizionano i meccanismi produttivi di questo fondamentale settore della chimica di base. La materia prima utilizzata per la miscela di idrocarburi che, attraverso un processo termico di modificazione dell'originaria chimica (cracking), permette la produzione di etilene, può essere, indifferentemente, gas naturale o di raffineria, nafta, gasolio o, in particolari casi, petrolio greggio. Senonché, proprio in rapporto al tipo di « carica » utilizzata si determinano le più rilevanti differenze nella resa delle produzioni di etilene e nel sistema dei costi industriali d'impianto degli stabilimenti. Mentre l'impiego di gas naturale o di gas di raffineria, rispetto alla nafta, riduce i costi d'impianto dei centri di steam-cracker di circa il 15%, in termini di resa la contrapposizione risulta ben più netta se si considera che dalla nafta si ottiene appena il 30% in etilene; laddove dal gas se ne ricava circa il 75 % . Inoìtre, col cracking della nafta si liberano prodotti collaterali come il propilene, in misura del 15%, e cospicue frazioni di C4 e di benzina di pirolisi, utilizzabili, rispettivamente, per estrarre butadiene e aromatici 1 • Quali siano le conseguenze economiche derivanti dall'impiego delle differenti cariche nel processo di produzione dell'etilene è facilmente immaginabile: l'uso della nafta rende necessario un dimensionamento degli impianti orientato verso unità di misura notevolmente elevate e richiede un'attenta armonizzazione dei rapporti di produzione e di utilizzazione dei prodotti collaterali e· dei sottoprodotti. In particolare, gli industriali sono costretti a seguire l'andamento di due mercati, quello dell'etilene e quello del propilene, caratterizzati da una ben diversa struttura delle relative curve di domanda, e; nello stesso tempo, devono necessariamente assicurarsi lo smercio di considerevoli quantitativi di sottoprodotti, che se non fossero collocati sul mercato degli utilizzatori 1 LEGGIERI G., Trattato di 7J1.erceologia, Giannini, Napoli, 1962, pagg. 322 e 658. 149

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==