L'Acquario fra i 1narosi è prevalente1nente comunista, fa da moderatore ... Se si fa una politica progressista si bloccano le contestazioni, le pazzie ». La conclusione del Commissario Straordinario tradisce quello che forse da sempre è stato in cima ai suoi desideri: « In Italia ci sono non più di tre o quattro persone capaci di dirigere l'Acquario: sono tutti professori universitari, ma devono anche conoscerlo, devono esserci stati... ». E gli stranieri cosa ne pensano? Prediamo a campione il tedesco prof. Kurt Beth, caporeparto di botanica dal 1956, un veterano dell'Acquario. Pur riconoscendo i difetti dei Dohrn, vede con i loro occhi, è il tipo di scienziato ottocentesco puro, individualista, inguaribilmente romantico, a cui le sole parole «inquadramento», «programmazione», « sindacato », pare che diano quasi una nausea fisica. Accasato a Napoli, dove vive felicemente issato su uno dei più bei panorami del mondo, Beth vede solo la qualità e lo spirito internazionale e apolitico - sia dei ricercatori che del futuro Direttore della Stazione - da salvare. Vorrebbe che rimanesse un'isola di scienza pura senza interferenze universitarie. « Anche il CNR non è pura ricerca », dice; « anche là entra l'Università - mentre l'Acquario dovrebbe essere un modello di istituto sopranazionale». Parlando con Sullo, si è richiamato ai compiti istituzionali della Stazione Zoologica, che sono essenzialmente di ricerca pura, alla necessità di garantire la più ampia libertà di ricerca ai singoli studiosi, e ha espresso il timore che formando gruppi di ricerca ed affrontando problemi scientifici di carattere applicativo si possano mettere da parte questi basilari concetti. Certo, Beth sembra più vicino a Benedetto Croce che non all'idea che di Croce dev'essersi formato Bacci, il quale, forse, è disposto a diventare Direttore di Stazione ma non di Albergo e comunque sembra avere una visione meno Jiberale e più strumentale della ricerca scientifica di quanto non lo fosse quella di Croce, cui naturalmente noi, come Beth, ci sentiamo ancora di aderire con1e alla sola che ci interessi in quanto uomini di cultura. La Federazione Statali della CGIL di Napoli costituì il Sindacato Personale Stazione Zoologica fra il 1963 e il 1964; la sua prima preoccupazione è stata l'equiparazione col personale statale delle Université\., e poi le « assunzioni cervellotiche » e tutte le altre cose di cui si preoccupano i sindacati. Naturalmente non tardò a verificarsi una frattura tra il sindacato e i suoi alleati e l'allora direttore Pietro Dohrn e sostenitori. Anzi, .per dirla con Bruno Russo, Segretario della Federazione, « il discorso degenerò ben presto in rissa». Al punto che un bel giorno 135
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