Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

Claudia V inciguerra Mendia. « Lo Stato non dà alla ricerca H peso dovuto. Il Commissario della Stazione si logora per uscire dall'impasse; ci vuole il nuovo Statuto; il regime commissariale fa marcire i centri di ricerca». Dal 1967, con lo scioglimento del Consiglio d'Amn1inistrazione e la nomina di un Commissario Straordinario si è lavorato a predisporre il nuovo Statuto, che è pronto da oltre un anno e mezzo e la cui approvazione è condizione essenziale perché si sciolgano automaticamente tutti i nodi sostanziali e formali, burocratici, ministeriali e finanziari che ad esso sono legati. Si capisce anche co1ne il mancato varo del nuovo Statuto dopo anni di discussioni, beghe, intrighi e rivalità abbia insospettito i Governi ed enti stranieri :finanziatori, che ora stanno un po' sul wait and see. La legge finanziaria auspicata dall'interrogazione Compagna-Merli non è stata ancora approvata, ma secondo il Commissario Bacci il Ministero del Tesoro - per interessamento dell'ex Ministro della P.I. e di un ex vice Presidente del Consiglio - avrebbe già da parte la somma di 390 milioni annui per la Stazione, da aggiungersi al finanziamento precedente (il che porterebbe le entrate annue dell'Acquario a circa un miliardo, risolvendone così definitivamente la crisi). Secondo altri questo non è esatto, ma comunque nessun finanziamento entrerà in vigore sinché non sarà stato approvato lo Statuto ed insediata l'Amministrazione ordinaria. Intanto la sede di Ischia (anch'essa donata dalla famiglia Dohrn; per organizzarla Pietro Dohrn ottenne 250 milioni dalla Germania), creata come reparto ecologico - e perciò ora di grande attualità - è praticamente vuota e agonizza per mancanza di fondi. Pende sulla deliziosa Punta S. Pietro la minaccia di chiusùra totale, ed intanto l'attività di quel Reparto Ecologico è stata li1nitata alla « ricerca di campagna », cioè ricerche ecologiche e subacquee senza l'utilizzazione di attrezzature di lavoratorio importanti. Bacci ha minacciato anche di sospendere l'acquisto di riviste per la biblioteca. Su un personale fisso di 87 unità, 11 sono ricercatori. A questi si aggiungono circa un centinaio di ricercatori stranieri, con una permanenza media di due mesi e mezzo ciascuno, più una quarantina circa di ricercatori italiani fluttuanti (molti dell'Università di Napoli, onde l'accusa: « l'Università ha sempre strumentalizzato l'Acquario, ci ha sem.pre pascolato pur avendo i suoi propri fondi per la ricerca»). Un· progetto accarezzato da Bacci è di trovare un collegamento effettivo col CNR e con l'Università, meglio ancora un programma di equiparazione fra CNR e Università. Guido Bacci, livornese, ordinario di Zoologia all'Università di To130

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