L'Acquario fra i marosi tecnica che aveva tenuto per 45 anni, e il Ministero della P.I. la affidò al figlio Pietro, che la tenne sino al 1967, quando la Stazione fu posta sotto gestione commissariale - che dura ancora - rendendo pubblica una crisi che stava serpeggiando da anni e che da allora è andata sempre più aggravandosi. Il merito che ha avuto l'ulti1no direttore della dinastia dei Dohrn è stato la costruzione e riorganizzazione di una nuova biblioteca (che è stata poi presa a modello da altri istituti). Il progetto preparato nel 1955 prevedeva la spesa di 150 milioni. Fu interpellata la Rockefeller Foundation, che si dichiarò pronta ad assumersi un terzo della spesa qualora il Governo italiano avesse fatto altrettanto e la Stazione Zoologica avesse raccolto da parte sua presso i suoi sostenitori l'altro terzo. Pietro Dohrn riuscì a raccogliere denaro da enti pubblici e da privati, in Italia e all'estero, dai milioni della grossa istituzione alle mille lire del professore di scienze di scuola n1edia. L'entusiasmo che comunicò a tutti fu tale che arrivarono 39 n1ilioni in più dell'occorrente per la costruzione della nuova biblioteca - spesi poi nell'acquisto di libri e pubblicazioni. Nel 1956 si cominciò a costruire, e nel 1958-59 la Stazione ebbe una magnifica sede per la ricchissima biblioteca e numerosi nuovi locali per laboratori ed uffici. Nella biblioteca è raccolta, in libri e periodici, la più importante letteratura scientifica nei ca1npi della biologia, embriologia, fisiologia, biochimica, zoologia, botanica ed altri affini, non esclusi i più moderni come la radiobiologia e la genetica. Vi sono molte opere antiche, e dal 1850 in poi si può dire che le collezioni di periodici e le opere più importanti sono tutte rappresentate. È la più grossa biblioteca d'Europa di biologia marina: 80.000 volumi contenuti in n1oderne scaffalature n1etalliche disposte su cinque piani. Ascensore indipendente, edificio che sembra tutt'uno col corpo principale della Stazione ma in realtà è staccato e costruito su pilastri snodabili con spesse pareti di asbesto, perciò antisismico e antincendio. Negli anni '63-'64, durante la direzione cli Pietro Dohrn, si costituì il Sindacato unico del personale della Stazione Zoologica, la cui importanza è andata sempre più aumentando fino a diventare detern1inante nella vita e nelle decisioni dell'Istituto. Ha quattro rappresentanti nel Consiglio d'Amministrazione: due scientifici e due tecnici. Si vanta di aver fatto allontanare Dohrn, la cui conduzione, asseriscono i suoi rappresentanti, « era paternalistica, autoritaria di tipo absburgico, né scien- · tifica né universitaria». Dohrn dice che nel maggio del 1967, al ritorno dalle ferie, si trovò defenestrato senza preavviso. Nonostante che egli sia ancora di diritto n1embro del Consiglio· d'Amministrazione, percepisca tuttora ·10 stipendio di direttore e conservi la sua stanza alla 127
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