I nodi delle Regioni popolare alla formazione delle decisioni pubbliche ed al controllo degli atti derivanti da tali decisioni. Entrambi gli ordini di problen1i sono stati approfonditi in un convegno su « La funzione normativa delle regioni - proble1ni di attuazione e di cordinamento », tenuto a Torino, il 16 ed il 17 giugno di quest'anno, sotto l'egida della Fondazione Giovanni Agnelli, con la partecipazione di vari studiosi qualificati. Non è ovviamente possibile, in un articolo, riportare e tanto meno commentare i vari interventi. Possiamo solo formulare, sul convegno e su qualcuno di tali interventi, alcune considerazioni di particolare interesse per il nostro tema. Per quanto riguarda il convegno, si può dire che, almeno a nostro avviso, si è trattato di un convegno di approccio alla te1natica regionale odierna, di premessa per ulteriori approfondin1enti. La conclusione alla quale, più o meno, sono giunti gli intervenuti è stata che non è possibile oggi pervenire a conclusioni definitive, dato che siamo appena all'inizio di una fase di transizione probabilmente piuttosto fluida, e soprattutto destinata a protrarsi per parecchi anni. Conclusione ineccepibile (dato anche il clima di incertezza politica e legislativa che il nostro paese sta attraversando), che comunque è derivata probabilmente dai limiti di impostazione che pesavano sul convegno e che certamente i partecipanti hanno avvertito. Si è trattato, infatti, di un convegno essenzialmente giuridico, non « interdisciplinare », che quindi ha consentito di esplorare - sia pure a fondo, com'era logico per l'autorità degli intervenuti - solo qualche faccia del complesso prisma della problematica regionale. In particolare, proprio il tema relativo ai fini che possono essere assegnati alle Regioni nelle condizioni odierne non è stato approfondito. Non poteva esserlo, dati i citati limiti del convegno. Però, il fatto che la sua trattazione, che avrebbe potuto essere aff1data solo ad economisti e ad esperti di finanza pubblica e non a giuristi, sia mancata, ha senza dubbio pesato negativamente su un incontro che pure è stato di altissimo livello. E tanto più ha pesato, con ogni probabilità, perché nell'indirizzo di saluto di Enrico Nori, Vicedirettore della Fondazione Agnelli, gli accenni a tale tema non sono mancati. Citeremo in proposito due passi particolarmente interessanti di questo indirizzo di saluto. Fra l'altro, Enrico Nori ha detto: « A venticinque anni dalle elaborazioni, culturali e politiche, clie hanno trovato espressione nella nostra costituzione, il contesto italiano è profondamente 1nutato, e le ragioni storico-politiche che hanno portato all'introduzione delle Regioni nella carta costituzionale 107
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