Nord e Sud - anno XIX - n. 151-152 - lug.-ago. 1972

I nodi delle Regioni di Vittorio Barbati Con la travagliata nascita delle Regioni a statuto ordinario ha avuto inizio, per il nostro sistema pubblico, una fase di trasformazioni profonde e decisive, destinate ad influire in misura determinante sul futuro del paese. II quadro nel quale tali trasformazioni dovranno avere luogo è estremamente complesso. Soprattutto, esso è totalmente diverso da quello in cui nacque, ventiquattro anni orsono, la nostra Carta costituzionale. Oggi l'Italia è inserita economicamente, e non solo economicamente, nell'Europa occidentale; e l'Europa occidentale, dopo una parentesi anche troppo lunga, sta tentando, sia pure fra incertezze e contraddizioni, di trovare la strada dell'unità politica. È dunque una situazione opposta a queHa in cui si trovava il nostro paese - uscito da poco da una guerra disastrosa ed isolato sul piano politico e sul piano economico - mentre l'Assemblea Costituente e,laborava l'ordinamento del nostro Stato e fissava i fini e le attribuzioni delle Regioni. Anche il quadro socio-economico italiano è molto mutato da allora ad oggi. Come sono mutati, a causa del progresso scientifico e tecnologico, i termini di molti problemi: in primo luogo, per quanto ci riguarda direttamente, di quelli strutturali ed organizzativi, per i quali oggi è possibile ipotizzare soluzioni che erano assolutamente impensabili quando entrò in vigore la Costituzione. Questi fattori impongono di riesaminare criticamente l'impostazione che è stata data all'istituto regionale, valutandone la rispondenza alle condizioni odierne ed a quelle prevedibili per il futuro; non per fare macchina indietro, ma per conferire alle Regioni un'effettiva vitalità. È necessario, prima di tutto, mettere a fuoco i termini essènziali del problema, precisando chiaramente i fini che si vogliono attribuire alle ·Regioni. Non serve a niente, infatti, parlare genericamente di accentramento e di decentramento, di funzioni politiche e di funzioni amministrative, di coordinazione e di autonomia. Questi concetti, se restano confinati nel 98

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