Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

ARGOMENTI L'occupazione nel 1971 di Autori vari ::• Anche in questa difficile annata l'ammontare di forza lavoro disposta ad essere impiegata è, secondo l'ISTAT, diminuita di 65.000 unità, facendo così ulteriormente cadere il tasso di attività (quota della forza lavoro sulla popolazione totale). Secondo una versione sostenuta per lungo tempo negli ambienti ufficiali, questo fenomeno si spiegherebbe con l'uscita dal mercato del lavoro di un forte numero di persone per la raggiunta età di pensionamento, cui non fa riscontro un adeguato rimpiazzo da parte delle nuove leve che, soprattutto nelle classi fino a venti anni d'età, sarebbero « attratte » dagli studi. Ma che gli studi attraggano perché diminuisce la domanda di lavoro da parte delle imprese non è pariso all'ISTAT argomento degno di indagine: in genere, il fenomeno dell'abbassarsi del tasso di attività e del restringersi dell'offerta del lavoro, suscita interpretazioni (come quella ora detta) di carattere « sociologico » che, riferite alla realtà italiana, al particolare sviluppo dell'economia negli ultimi anni, non hanno davvero l'apparenza di sano realismo. D'altra parte, spiegazioni simili possono p~esentarsi come allettanti, in quanto producono il consolante risultato che, al diminuire della domanda di .forza lavoro, per la contemporanea contrazione dell'offerta, il livello della disoccupazione può rimanere ufficialmente stabiile, o quasi. La crescente sfiducia e scetticismo di cui sono oggetto queste statistiche hanno quest'anno indotto l'ISTAT, pur senza modificare le sfrme ufficiali, a prendere atto del problema con un'indagine sulle persone non appartenenti alle forze lavoro (novembre 1971). Essa mostra che, fra i cosiddetti disoccupati volontari, c'è in realtà un notevole potenziale di \forza lavoro aggiuntiva che resta al di fuori del mericato solo pe:r mancanza di condizioni che lo rendano « umanamente accessibile » ( soprattutto realistiche occasioni d'impiego, stabilità, ecc.). Questa quota di forza lavoro ombra, entra ed esce dal merèato a seconda dell'andamento del ciclo economico, senza passare per i canali ufficiali (uffici di colloca- * Questa nòta è stata redatta a cura di alcuni ricercatori del Centro di specializzazione e ricerche economico-agrarie· per il Mezzogiorno dell'Università di Napoli. 97

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