La violenza fascista nelle scuole fotografiche (reali o non fasulli, come sembra essere stato quello effettuato nei confronti del Preside del « Fern1i », visto che i due accusati - subito identificati dalla polizia - furono rilasciati dalla Magistratura perché il fatto non sussisteva). Ci sono delle denunce precise, anche se ad esse non sembra sia stato dato séguito, e le organizzazioni antifasciste e democratiche attendono che la relativa documentazione di cui dispongono venga loro richiesta dalle autorità con1petenti o da chi volesse prenderne visione per intervenire sul piano politico o giuridico nel quadro della più rigorosa legalità costituzionale. Altre documentazioni andranno pazientemente ricercate e rese disponibili, con un lavoro più iSistematico, che copra anche - su tutto il territorio nazionale, se possibile - la ricerca di dati sulle denunce presentate, sul corso che esse hanno avuto, sull'esito dei procedin1enti, sul numero delle persone fermate, arrestate, condannate; e forse non sarebbero inutili alcuni confronti a proposito degli orientamenti politici da attribuire ai reati puniti o comunque presi in esame, comparativamente a quelli denunciati, ed ai loro esecutori. Tutto questo può servire di confenna per chi fosse ancora incerto di fronte alla necessità di mantenere il preciso impegno politico e morale che non ci è proposto, ma iniposto, dalla Costituzione della Repubblica Italiana. Ciascuno di noi ha il diritto di dissentire, di rifiutare un'ideologia od una tesi politica, ma ciascuno di noi ha il dovere di condannare il fascismo in qualunque forma esso si manifesti, dovunque esso si presenti. Prima di tutto nella scuola, davanti alle scuole, senza dimenticare che il qualunquismo quietistico è il « brodo di cultura » in cui proliferano i germi aggressivi e mortali del fascismo. Ci si permetta perciò di richiamare ogni cittadino ed ogni Parlamento europeo alla necessità di accelerare l'unificazione del nostro continente costituendo organi federali « dotati di poteri limitati ma reaili ». Un Parlamento Europeo eletto a suffragio diretto - ,come è proposto nel primo disegno di legge presentato in Italia ad iniziativa popolare dal Movimento Federalista Europeo e largamente sostenuto dello stesso Movimento Europeo - può essere una prima tappa per creare un'assise democratica dove le forze fasciste sarebbero ridotte ad una minoranza globalmente trascurabile e le loro pretese addirittura ridicolizzate. Esso può essere il punto di partenza per arrivare - se lo vorremo veramente - ad un riferimento politico europeo democratico, ad una scuola europea, ad una magistratura responsabile qnche di fronte ad un'autorità so,vranazionale, al disopra delle tentazioni particolaristiche e forse ad una « polizia federale» che possa 95
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