Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Franco Bernstein fuori discussione. Si tratta di verificare come e con quali formule debbano essere apertamente, frontalmente denunciate e condannate tutte le manifestazioni di fascismo. Ma esistono anche altre· responsabilità a cui non può ulteriormente sottrarsi l'informazione democratica, indipendente o di partito, che ha per anni lasciato agli organi di estrema sinistra il compito di battersi accanitamente contro il risorgente fascismo, forse sottovalutandone la virulenza infettiva, le disponibilità di mezzi, le convivenze con alleati occulti. Non sono un giurista, e nemmeno un uomo politico, ma comunque un cittadino politicamente impegnato su piani ed in settori diversi come dirigente aziendale, come genitore, come militante europeo e federalista; ed in quanto tale mi chiedo se sia lecito consentire che un « movimento » usi praticamente trasformare in vessillo di partito la bandiera nazionale nella sua scenografia di piazza, ponendo così i suoi avversari in condizioni di grave rischio ahneno « giuridico ». Come si comporterebbe la magistratura di fronte ad un cittadino che, a torto o a ragione, recasse offesa ad un vessillo tricolore del MSI, e ad un cittadino che recasse identica offesa ad una bandiera rossa o nera? Gli stessi « tutori dell'ordine » possono tenere un uguale comportamento nei due casi? Ed ancora: è lecito, da parte di organizzazioni palesemente nazionalistiche e facilmente qualificabili come fasciste, di intitolarsi « Giovane Italia » o « Giovane Europa », nomi storicamente legati ad un pensiero repubblicano ma certamente non repubblichino? (per la seconda delle due si aggiunga che un'associazione con lo stesso nome, e con impostazione federalista di origine mazziniana, già esisteva, raggruppando organizzazioni giovanili europeistiche!). Si può continuare: quali serie richieste sono state fatte, quale divulgazione è stata data sino ad ora, dalla stampa non comunista, sulla consistenza reale delle organizzazioni fasciste e della loro attività? Quale impegno è stato chiesto - proprio nell'ambito costituzionale - alla struttura dello Stato ed a quelle scolastiche, in primo luogo, per attuare i disposti della legge 20 giugno 1952, n. 645, da 20 anni disattesa (tanti quanti bastarono al fascismo per portare il paese alla sua rovina)? La democrazia è costituzionalmente lenta, ma proprio per questo occorre agire in fretta e con decisione, soprattutto di fronte al pericolo. Quali controlli sono stati esercitati sull'atteggiamento delle Forze dell'Ordine che - per motivi di cui non voglio occuparmi in questa sedé - hanno in molti casi manifestato un atteggiamento particolarmente blando e remissivo nei confronti dei fascisti e delle loro organizzaziani provocatrici e dei loro picchiatori specificatamente addestrati ed inquadrati? 92

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