Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Giornale a più voct sibilità che ci si « perda nell'oggetto se quest'ultimo non diventa un oggetto umano». Il concetto chiave per comprendere l'impulso non alienato è quello di attività. Gli animali costruiscono secondo i modelli e i bisogni della specie, mentre l'uomo « costruisce anche in conformità delle leggi della bellezza ». Ed il lavoro è attività squisitamente umana. Ma un lavoro libero e creatore, non quello della società capitalistica in cui la produzione domina i produttori e l'uomo è merce. La soluzione è, sempre per Marx, in un rovesciamento tra il piano economico dominante nella società capitalistica e quello politico destinato ad affermarsi tramite il processo rivoluzionario della classe operaia. È questo il modello marxiano che, peraltro, non sfugge all'equivoco di due tipi diversi di alienazione. Per cui il socialismo non sarà solo la fine dello sfruttamento di una classe nei confronti di un'altra, n1a anche - come scrive Marx nei manoscritti economic~filosofici del '44 - « la vera risoluzione della contesa tra l'esistenza e l'essenza, tra l'oggettivazione e l'autorealizzazione, tra (a libertà e la necessità, tra l'individuo e il genere». Da ciò si possono intravedere i grossi problemi della sinistra marxista, che va accorgendosi del semplicismo di un'accettazione acritica di questo modello. Che l'uomo nuovo possa nascere semplicen1ente con l'abolizione della proprietà privata è difficilmente sostenibile. Se Lucien de Rubempré si perde, non dipende solo dalla forma di organizzazione sociale ed istituzionale (il capitalismo), ma anche dallo svolgersi dello stesso processo produttivo (industria moderna). Alienazione, questa, più propriamente antropologica. Come afferma Freud nel Disagio della civiltà: « Nelle ultime generazioni gli uomini hanno compiuto progressi straordinari nelle scienze naturali e nelle loro applicazioni tecniche, hanno stabilito il loro dominio sulla natura in un modo prima inimmaginabile. I particolari di questo processo sono noti a tutti ed è superfluo enumerarlì. Gli uomini vanno fieri di queste acquisizioni ed a ragione. M.a credono di avere notato che il comando da poco raggiunto sullo spazio e sul tempo, questo assoggettamento delle forze della natura che appaga una aspirazione vecchia di 111igliaia di anni, non ha aumentato la quantità di piacevole soddisfacimento che si attendono dalla vita, non li ha resi, stando alle loro sensazioni, più felici ». E la psicoanalisi indaga l'adattamento degli apparati biologici, degli istinti, alla realtà. Questa è principalmente realtà socio-economica. Si vede la possibilità di applicazione della teoria psicoanalitica aHa dinamica sociaJe. Umanesimo marxiano e umanesimo freudiano sono i poli di sviluppo della analisi fatta dall' « Institut fiir Sozialforschung » di Francoforte da Max Horkheimer, Erich Fromm, Herbert Marcuse. Le applicazioni famose di Fromm e Marcuse delle categorie marxiano-freudiane, allo studio della società americana, portano alla critica del consumismo e all'analisi della struttura del bisogno, Il limite più serio di queste analisi. è nella loro mancanza di prospettive, a meno che non si voglia negare tutto lo sviluppo storico dell'uomo dalla caverna ai grattacieli. 83

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