Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

Editoriale stiane avevano rifiutato l'indicazione di emergenza. Ma si è già visto, intanto, con quanto disagio le sinistre democristiane si sono rassegnate ad abbandonare le posizioni di governo che del -resto avevano mantenute nel monocolore preelettorale, pur votato dai soli liberali: non sono mancate, infatti, da parte delle sinistre de111ocristiane (fatta salva ovviamente la dignità dell' on. Moro), le pressioni dell'ultinio minuto sui repubblicani perché fossero proprio i repubblicani a formalizzare la richiesta di un impegno nel governo di esponenti delle sinistre democristiane; perché in tal caso ci sarebbe stato l'alibi e le posizioni di potere sarebbero state ancora una volta salvate. Bene hanno fatto i repubblicani a non fornire questo alibi. Così le sinistre democristiane sono fuori del governo che loro stesse hanno voluto qualificare come centrista, se non addirittura di svolta a destra, mentre, se lo avessero considerato di emergenza, come chiedevano i repubblicani, ci sarebbero potute entrare, insienie ai repubblicani, anche in assenza e in attesa dei socialisti. Comunque sia, rispetto al governo_. pare che abbiano voluto prendere le distanze anche personaggi come Rumor e soprattutto Colombo; mentre Saragat si è nzolto negativanzente espresso per quanto riguarda il tipo di soluzione che ha finito per prevalere. A questo punto si può dire che l'indicazione di emergenza è stata disattesa e che è fallita l'operazione diretta a qualificare il governo con i liberali come governo di emergenza. Non per questo il governo resta qualificato come governo di restaurazione centrista: è un governo di attesa del chiarimento socialista. Ma intanto la situazione di emergenza inco111besui prossimi mesi e potrebbe aggravarsi irrimediabilmente. E se _il chiarimento socialista non ci fosse (poiché è difficile, lo ammettia1110, conciliare l'attributo « socialista » con il termine « chiarimento »)? Allora potrebbe essere veramente il momento della restaurazione centrista, legittimata dal mancato chiarimento socialista e possibilmente corretta da un eventuale sfrangiamento socialista, alternativo rispetto al chiarùnento: che potrebbe cioè verificarsi quando non si verificasse il chiarimento. Purché la situazione di emergenza non diventi irrùnediabile per la democrazia. Si gioca con il fuoco. Il governo di attesa consenta almeno di riflettere. Resta comunque fissata la responsabilità non dei partiti minori, ma delle sinistre del partito maggiore nell'avere compro1nessa la possibilità di formare un governo di emergenza ancora aperto ai socialisti e nell'avere spinto verso l'approdo ad un debole governo di attesa, che potrebbe essere attesa del peggio più che del meglio. 6

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