.Manlio di Lalla dalle proprie responsabilità, hanno reso possibile questa mediazione tra il nostro tradizionale lassismo e la vocazione autoritaria dei nostri scrittori di una restaurazione da belle époque 16 • In una tale condizione psicologica, l'antifascismo, come contenuto democratico profondamente rinnovatore, veniva necessariamente ammorbidito. Il richiamo tout-court a Mosca e a Pareto, con le loro opzioni ideologiche, il riferimento persistente al Croce antigiusnaturalista, al Gentile educatore integrale e ossessivo, al Volpe, teorico della controrivoluzione borghese, ha avuto il valore e il monito di una restaurazione integrale, a direzione decisamente antiilluministica e, quindi, di sostanziale svuotamento della coscienza antifascista di matrice borghese, di chiare origini illuministiche. Dall'illuminismo al postilluminismo della nostra borghesia più spregiudicata, che voleva rinnovare le categorie dell'antifascismo, siamo pervenuti, come replica, ad un afascismo sostanziale di queste élites radical-conservatrici, come negazione del valore rivoluzionario di qualsiasi tipo d'illuminismo, del suo carattere di rottura e di novità. L'incontro con i cattolici tradizionali alla Augusto del Noce o con quelli iconoclasti alla Gianfranco Miglio si matura, a pensarci bene, proprio sul nodo dell'antiilluminismo e su una parziale repulsa delle categorie dell'antifascismo. Intendiamoci, si tratta di un incontro sotteso, mai reso esplicito, perché i nostri radical-conservatori si atteggiano ad epidermici riformatori religiosi, con tanto di bombetta all'inglese, mentre i nostri cattolici tradizionalisti sono i difensori più conseguenti di un aggiornato spirito teocratico. Tuttavia, la polemica a fondo contro lo spirito di novità, in tutte le sue implicazioni, matura un'oggettiva convergenza tra le componenti laiche e le componenti cattoliche di questa borghesia passatista. Ci troviamo, quindi, sul terreno politico, di fronte alle prospettive di un nuovo cartello moderato, che riprende tutti i temi tradizionali di certa cultura italiana, in chiave di controrivoluzione, la . cui formazione potrebbe essere facilitata da un oggettivo processo strutturale? Rispondere su tale complesso problema non è facile. La zona franca di agnosticismo, ripetiamo, consente questa ed altre collocazioni della borghesia italiana, rinnovate convergenze all'ombra di vecchie e nuove pregiudiziali, equivoci ancor più radicali. Le linee poi di tendenza di un sotteso autoritarismo tecnologico, linee che potrebbero diventare più perentorie per il futuro, con il concorso di circostanze interne ed esterne, potrebbero facilitare una 16 La parabola di Panfilo Gentile è esemplare di questo itinerario contraddittorio dei radical-conservatori. 72
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