, Editoriale umori del 1963, riqualificato dall'impegno per il buongoverno di cui ha dato prova all'opposizione e soprattutto dalla caratterizzazione laica che si è dato nella battaglia per il divorzio, oltre che dalla coscienza europeista e risorgimentale cui non è mai venuto meno, non è più il partito dal quale noi stessi sia1no usciti negli anni cinquanta, quando Malagodi si era assunto il ruolo di cinghia di trasmissione della Confindustria di De Micheli; e quindi può recare un suo contributo non irrilevante al risanamento del malgoverno, all'equilibrio tra laici e cattolici, all'integrazione dell'Italia moderna nell'Europa moderna. Si. deve dare atto alla maggioranza della DC di avere raccolto l'indicazione di emergenza fonnulata dal PRI. Ma questa indicazione è stata respinta dai socialisti. Non sono stati infatti i liberali a porre un veto nei confronti dei socialisti, ma questi a porlo nei confronti di quelli. E tuttavia, la maggioranza della DC ha voluto precisare che, dopo l'autoesclusione dei socialiiti, il governo con le « alleanze possibili » non doveva configurarsi come governo di svolta a destra, n.é come governo di restaurazione centrista, n1a sempre e comunque conie governo di emergenza, che potesse anche proteggere i ternpi ed i modi del preannunciato e da tutti auspicato chiarimento socialista. Ma le sinistre della DC, in quanto hanno anch'esse, come i socialisti, rifiutato l'indicazione di eniergenza, considerano, e lo hanno detto esplicitamente, il governo con la partecipazione dei liberali un governo di svolta a destra o quanto meno di restaurazione centrista: accettabile da esse solo per ossequio alla disciplina di partito. Siamo tornati così al gioco delle preclusioni e delle formule contrapposte: il centrismo com'era diventato dopo il 1953 ed il centro-sinistra co1n'è diventato dopo il 1968 e com.e taluni vorrebbero che continuasse a configurarsi. E vano è risultato pure il richiamo dei repubblicani alle responsabilità delle sinistre democristiane rispetto all'esigenza di accettare e far propria l'indicazione di emergenza sia per dare un governo al paese con le forze democratiche di~ponibili, sia per evitare che tale governo si configurasse come governo di restaurazione centrista e di chiusura ai socialisti. Anzi, in conseguenza del richiamo repubblicano le sinistre dewtocristiane hanno dichiarato che si sarebbero sottoposte al vincolo della disciplina di partito e che solo perché condizionate da questo vincolo avrebbero votato la fiducia ad un governo con i liberali: hanno insomma voluto qualificare come centrista e non di emergenza il governo con le forze den1ocratiche disponibili, con le alleanze possibili. Si vedrà ora come funzionerà il vincolo della disciplina di partito per le sinis,tre democristiane a confronto con il vincolo della disciplina di maggioranza che si sono imposti i repubblicani dopo che non solo i .socialisti ma anche le sinistre democri5
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==