Nord e Sud - anno XIX - n. 150 - giugno 1972

, Antifascismo e postfascismo diverse posizioni politiche e ideali. Possiamo dire che, con l'avvento della democrazia di massa di questo dopoguerra, la caratteristica essenziale del rapporto tra strutture e istituzioni è stata quella di una serrata dialettica tra l'eredità garanti sta della democrazia prefascista e tutte quelle spinte pluraliste di una società in rapida fase di sviluppo industriale, che avevano trovato una parziale sistemazione con i canali istituzionali del fascismo, ma che avevano ritrovato tutto il loro spazio dilatabile con il dopoguerra. La democrazia di massa, con i complessi problemi ad essa connessi, ha messo in moto un equilibrio continuamente instabile tra strutture e istituzioni. L'impalcatura garantista ha costituito, in realtà, l'involucro formale di un processo destinato gradualmente a trasformarla dall'interno. I partiti sono stati l'espressione di punta di un pluralismo destinato a superare spesso, per il decorso stesso delle cose, gli argini istituzionali. Essi hanno acquistato subito la funzione di catalizzatori storici. Pur non volendo accettare l'opinione di quegli osservatori politici i quali sostengono che i partiti del dopoguerra hanno continuato l'eredità superstatalista del partito unico, è comunque difficile non convenire che la loro importanza e, spesso, la loro funzione di surroga di alcuni poteri istituzionali si è andata sempre di più estendendo con il passare del tempo. La democrazia. di massa ha trovato la propria legittimazione nel partito moderno. Nel frattempo, gli scompensi stessi della nostra struttura industriale in rapida espansione hanno determinato un dualismo sempre più marcato tra poteri di fatto e poteri di diritto. I poteri di fatto hanno surrogato gradualmente parte delle funzioni dei poteri di diritto. I corpi intermedi nel corso del tempo hanno iniziato a dettare legge 13 • Abbiamo assistito a una complessa fase in cui, in altri termini, il rigido garantismo è stato svuotato dall'interno e si è trasformato in garantismo poliarchico, con potenzialità contraddittorie e abbastanza agitate. ,Questa è stata più o meno la dialettica serrata tra garantismo e pluralismo degli anni 50. La democrazia illuminista è andata gradualmente assumendo connotati di democrazia postilluminista, nuove forme di organicismo sociale e istituzionale hanno chiesto progressivamente il conto. A distanza cioè di venti anni si è verificato un processo di trasformazione parallelo a quello degli anni 30, con moduli e contenuti particolari, un processo di trasformazione che negli anni 50 come negli anni 30 ha coinvolto nello scacco 1 13 Cfr. di Pier Luigi Zampetti, Democrazia e potere dei partiti, Rizzoli, 1970. 67

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